Non una piazza tradizionale, ma un parcheggio per festeggiare il 1 maggio. Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato, alla presenza del segretario generale della Cgil Maurizio Landini, una delle tre manifestazioni svolte a livello nazionale per la Festa dei lavoratori in uno dei parcheggi dell’Acciai Speciali Terni, azienda siderurgica di cui la proprietà ThyssenKrupp ha annunciato la cessione. Presenze contingentate nel rispetto delle normative anticontagio, ma sono state diverse decine i lavoratori e le lavoratrici ‘armati’ di bandiere che hanno preso parte alla manifestazione.
“Questo primo maggio rimette al centro il lavoro di speranza e di coraggio, ha detto Maurizio Landini, il messaggio che vogliamo mandare è che ricostruire il Paese è necessario, si può fare, lo si può fare valorizzando il lavoro delle persone, creando nuovi posti di lavoro e ripartendo da quelli che hanno pagato il prezzo più pesante e hanno perso il lavoro, i precari. Dobbiamo dare un futuro di stabilità nel lavoro e di qualità sociale”.
In merito al confronto tra sindacati e Governo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza il segretario generale della Cgil ha annunciato “abbiamo avuto conferma che lunedì arriverà una convocazione, quello che chiedevamo. Deve essere l’avvio di un confronto vero. Noi abbiamo chiesto – e credo che sia necessario farlo – di entrare nel merito di ogni singolo progetto per capire quanta occupazione crea e soprattutto creare un confronto sulle riforme indicate per costruire assieme davvero un nuovo Paese. Allo stesso tempo – ha detto ancora – c’ è bisogno di politiche industriali in cui il ruolo del Governo diventa decisivo. Qualsiasi Paese che voglia essere un Paese industriale ha bisogno di un’industria dell’acciaio degna di questo nome. È tanti anni che abbiamo indicato la necessità di un Piano nazionale per l’acciaio e credo sia arrivato il momento di dare un futuro ad un settore strategico. In questa fase è particolarmente importante mettere al centro la qualità delle produzioni che fai, come sei in grado di produrre senza inquinare e aprire un nuovo modello di sviluppo, inoltre – ha ricordato – a Terni è aperta una discussione sul futuro della fabbrica, per la quale ThyssenKrupp ha annunciato la vendita. Negli anni passati – ha aggiunto Landini – questa città e questi lavoratori hanno dimostrato cosa significa l’unità sindacale, difendere il proprio lavoro e pensare al futuro.
Poi vogliamo affrontare quello che il Parlamento nelle prossime settimane discuterà, il decreto Sostegni, a partire dalla questione del blocco dei licenziamenti e la riforma degli ammortizzatori sociali. Bloccare i licenziamenti non vuol dire ingessare il lavoro, vuol dire mettere al centro il lavoro. È necessario incentivare l’uso di tutti gli strumenti che sono alternativi ai licenziamenti. Non chiediamo solo di bloccare i licenziamenti – ha aggiunto – chiediamo di azzerare la cassa integrazione ordinaria, il che vuol dire mettere nelle condizioni tutte le imprese industriali e delle costruzioni di avere 52 settimane da poter utilizzare. Chiediamo di incentivare i contratti di solidarietà, chiediamo di incentivare i contratti di espansione, il che vuol dire aiutare chi è vicino alla pensione per far entrare giovani nei luoghi di lavoro. Ci vuole un impegno anche grazie ad un nuovo sistema di ammortizzatori sociali che dica che prima di ricorrere ai licenziamenti si utilizzano tutti gli altri strumenti. In pratica vuol dire che ci si può riorganizzare senza licenziare. Questa – ha concluso – è la scommessa che chiediamo anche alle imprese, tanto più che siamo ancora dentro alla pandemia. In questi mesi, giugno, luglio e agosto, bisogna vaccinare i lavoratori, non licenziare”.
“È un Primo maggio sicuramente di preoccupazione, ha detto il deputato Pd Walter Verini, ma deve essere anche di speranza e forte impegno. Abbiamo l’imperativo categorico di rialzare il Paese, la regione ma farlo in sicurezza. Garantire il lavoro e il futuro a chi ce l’ha, alle imprese che reggono, a chi rischia di perderlo, lavorare perché il Recovery non sia un’Araba Fenice, ma crei le condizioni di sviluppo e abbiamo da proteggere, dopo la fine del blocco dei licenziamenti, le persone. Guai se si pensasse che il blocco dei licenziamenti debba significare “liberi tutti” di licenziare. A Terni abbiamo delle situazioni particolare: l’incertezza del futuro delle acciaierie e questo deve vedere tutta l’Umbria mobilitata perché non è un tema locale, abbiamo il futuro della Treofan dopo la gestione scellerata di quella multinazionale, abbiamo vertenze aperte importanti come quella della Sangemini. Quindi deve essere un Primo Maggio di unità, di mobilitazione e il più possibile di condivisione.”
L’europarlamentare M5S Daniela Rondinelli ha annunciato un incontro con la commissaria europea Vestagen in merito alla vendita dell’Ast.
“Nonostante l’Ast abbia dichiarato la cessione da parte di ThyssenKrupp diversi mesi fa, ha spiegato, ad oggi non è chiaro per i lavoratori dell’azienda e per il territorio se e quando questa cessione ci sarà e soprattutto entro quali confini, ossia se verrà ceduta solo la parte produttiva o anche il centro servizi, la commercializzazione, l’assistenza clienti. Quindi è importante che l’Europa intervenga e a seguito della mia interrogazione parlamentare nei prossimi giorni avremo un incontro con la commissaria Vestagen perché è mia intenzione portare alla sua conoscenza il fatto e sensibilizzarla. La Commissione Europa deve intervenire e controllare che tutta l’operazione avvenga nel pieno rispetto delle norme europee sulla concorrenza.”