Un anno di ripartenza dopo la contrazione dell’attività dovuta alla pandemia, nel quale è cresciuta la volontà di riappropriarsi dei rapporti umani, della speranza in un futuro migliore, della consapevolezza che l’isolamento non giova a nessuno, soprattutto a chi vive già i drammi di un’esistenza misera.
E’ quanto emerso in occasione dell’assemblea annuale della associazione San Vincenzo de’ Paoli, i cui responsabili delle varie conferenze si sono riuniti per l’approvazione del bilancio 2021 e per delineare nuove prospettive e progetti per l’anno in corso.
Un dato rilevante è che nell’ultimo anno c’è stato un incremento di circa il 30% di nuovi casi per effetto della pandemia che ha portato alla perdita di lavoro e a un isolamento spesso alienante. Inoltre, si è ulteriormente indebolita la fascia di popolazione a cui è rivolto da sempre l’intervento dell’Associazione: famiglie gravate da problemi economici ed esistenziali per senso di frustrazione e mancanza di opportunità lavorative, figli a rischio di abbandono scolastico per mancanza di un ambiente familiare culturalmente preparato a sostenerli, anziani soli, senzatetto, stranieri non perfettamente integrati.
“Anche se la situazione è critica, si percepisce l’esigenza di riappropriarsi di una socialità interrotta – sottolinea il presidente diocesano Roberto Reale – di nuovi stimoli per ripartire, di fiducia e speranza. C’è voglia di relazioni, di solidarietà non solo nelle persone assistite, ma anche nella gente che interagisce con l’Associazione e nei volontari, nel sostenere le famiglie in difficoltà provvedendo alle loro primarie necessità e con interventi per il miglioramento del proprio benessere. In realtà la San Vincenzo anche nei periodi di pandemia non si è mai fermata, i volontari più anziani dalle loro case hanno tenuto i contatti con le famiglie assistite, i più giovani si sono riorganizzati per la distribuzione di beni e servizi e sono riprese anche alcune attività laboratoriali per l’accoglienza e l’integrazione dei più bisognosi. Vorremmo creare una rete di relazioni tra volontari delle varie conferenze per condividere esperienze e progettualità, che abbiano al centro le persone e l’amicizia con tutti coloro che chiedono aiuto e vicinanza umana”.
Nel 2021 sono stati elargiti aiuti per un totale di € 98.449, cifra di poco inferiore a quella dell’anno precedente. Inoltre sono stati distribuiti 110.867 chilogrammi di generi alimentari ricevuti gratuitamente, in particolare attraverso il Banco Alimentare.
Sono stati distribuiti 10.192 pacchi viveri e prodotti per igiene permettendo a 2987 persone di usufruirne, di cui 1390 italiani, 242 comunitari, 1355 extracomunitari.
Sono state assistite 948 persone, 408 nuclei familiari attraverso le visite domiciliari, attività caratteristica dell’Associazione. Sono stati ricevuti e distribuiti 7253 capi di vestiario attrezzature per infanzia e mobili, il cui valore come prodotto usato può essere quantificato in € 27.539, distribuiti soprattutto attraverso l’Emporio Bimbi.
Grazie al contributo della Fondazione Carit di 72mila euro, la San Vincenzo ha potuto dar vita al progetto “Ripartiamo insieme: famiglia, amicizia, speranza” che tende a restituire dignità a chi per le difficoltà della vita sente di averla persa. Il supporto del sostegno amicale tende ad evitare la disgregazione delle famiglie, gravissima conseguenza della crisi economica che diventa crisi esistenziale. Si è provveduto al pagamento di utenze, affitti, spese condominiali, acquisto di generi alimentari e di igiene. Altro aspetto è la cura della salute degli individui ed aiutarli al rispetto delle norme igieniche anche in riferimento al covid. Obiettivo del progetto è assicurare tali beni e servizi attraverso il pagamento di visite mediche, medicinali, ausili vari. Ed infine l’istruzione per evitare la dispersione scolastica attraverso il sostegno allo studio e il pagamento delle spese scolastiche.
Nel 2021 ha avuto realizzazione, grazie al contributo del Consiglio Nazionale della San Vincenzo de’ Paoli, il progetto U.N.I.R.E. (Unire Nazioni Insegnando Relazionandosi Emancipandosi), laboratorio di svago e apprendimento in lingua italiana, inglese e francese per acquisire la conoscenza dei sistemi digitali al fine di rapportarsi con la Pubblica Amministrazione, per accedere ai vari servizi online e usufruire delle agevolazioni, per le prenotazioni, per proporre candidature di lavoro, per essere in grado di sostenere i figli nella didattica a distanza e a tenere le relazioni con la scuola utilizzando le piattaforme on line. Il tutto affiancato da laboratori di musica danza e recitazione per preparare il saggio finale dei partecipanti.
Nel 2021 è stato festeggiato il V Anniversario dell’Emporio Bimbi, creato per l’integrazione tra le diverse culture e condizioni sociali attraverso eventi dedicati, particolare attenzione è rivolta ai bambini emarginati in ambiente scolastico. Emporio Bimbi è distribuzione di beni essenziali e servizi (sostegno scolastico, laboratori didattici, sport e danza) ai bambini da 0 a 12 anni in difficoltà economica e/o esistenziale e alle relative famiglie per evitare che qualcuno possa soffrire della mancanza di beni essenziali e della possibilità di opportunità necessari per una esistenza dignitosa.
Nel 2021 l’Emporio ha assistito 333 bambini appartenenti a 196 famiglie, il 30% sono nuovi accessi, sono povertà economiche e culturali, trend in crescita anche nei primi mesi del 2022 con l’arrivo di circa 90 bambini ucraini.
Sono stati distribuiti 1176 pacchi spesa con alimentari, prodotti di igiene personale e materiale scolastico per un costo totale di € 27770,80. Alcuni esempi dei beni distribuiti: 249 zaini per la scuola, 399 pastelli,1127 quaderni,2515 prodotti vari per la scuola, 923 merendine, 1307 biscotti, 982 miele/nutella, 1682 pannolini, 2089 saponi vari. Oltre a questi abbiamo distribuito 1807 giocattoli, 554 libri, 540 scarpe, 4735 capi di vestiario, 437 attrezzature varie.
Emporio Bimbi si è arricchito di nuove figure professionalmente preparate per gestire i nuovi laboratori per mamme e bambini grazie anche all’apporto della Caritas di San Gabriele che è partner del progetto UNIRE per offrire nuove opportunità di apprendimento, di socializzazione e di acquisizione delle conoscenze informatiche e digitali per colmare le loro lacune ed avere maggiore possibilità di accesso al mondo del lavoro
Importante è stato l’inserimento dei piccoli vincenziani che hanno portato avanti le iniziative di integrazione dei bambini frequentanti l’emporio ed hanno sostenuto con aiuti economici alcune famiglie particolarmente bisognose. Con la loro attività hanno inserito altri bambini nel mondo dello sport creando una squadra di pallavolo e hanno inserito in una nuova socialità ragazzi che vivono in solitudine invitandoli a fare le attività particolarmente apprezzate da tutti gli adolescenti.
Grazie al progetto Fratelli di Culla finanziato dalla Fondazione Carit 38 famiglie hanno potuto usufruire del comodato gratuito di carrozzine e passeggini. Nei prossimi mesi riprenderanno i laboratori didattici, di danza e di musica, passi importanti verso l’inclusione e l’attenuazione del senso di frustrazione derivante dalle minori possibilità di accesso a servizi. Partirà inoltre nei prossimi giorni un laboratorio dedicato principalmente ai bambini ucraini per la realizzazione di mattonelle in ceramica da appendere in una via della città per ricordare l’ospitalità che Terni ha riservato loro e per ricordare l’importanza della convivenza pacifica.
Purtroppo nell’anno sono state chiuse due conferenze ed c’è stato un forte decremento dei soci che sono attualmente 72. A questi si affianca un buon numero di volontari esterni che comunque sostengono l’attività e soprattutto il gruppo dei giovanissimi vincenziani a cui l’associazione affida il proprio futuro.