Nuova edizione per la rassegna gratuita di film in lingua francese sottotitolati in italiano, organizzata in collaborazione con l’Institut Français Italia, che quest’anno si aprirà con una giornata di lavori Italia – Francia – Europa, dedicata al cinema come mestiere.
Un viaggio nel mondo che cambia e dentro alcune questioni cruciali del presente e del passato recente: è GemellArteOff, giunta alla sua terza edizione, in calendario fra l’11 novembre e il 2 dicembre a Terni.
“Costola” di GemellArte, Festival internazionale di arte contemporanea che rilancia i gemellaggi esistenti fra le città attraverso l’arte, organizzato dalla casa editrice Gn Media con il patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia, la rassegna GemellArteOff è curata anche quest’anno dalla giornalista Sara Michelucci e da Fabrizio Borelli, regista, fotografo e presidente di X-Frame Aps, che presenteranno e commenteranno i film in calendario, e prevede due importanti novità.
La prima è nell’apertura della rassegna con una giornata di lavori dal titolo “Cinema e visioni contemporanee – Cinema come mestiere” che il 4 novembre dalle ore 11 alle 18, vedrà confrontarsi tanti relatori italiani e francesi sul futuro delle professionalità del cinema e dell’audiovisivo alla Biblioteca comunale di Terni, fra cui si annoverano rappresentanti dell’Ambasciata di Francia in Italia, dell’Umbria Film Commission (recentemente tornata in attività), della Confederazione di Unione delle professioni intellettuali (Ciu) e della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media Impresa (Cna).
Per sottolineare che il cinema non è solo intrattenimento, ma, appunto, un importante settore lavorativo, una fucina di professionalità da valorizzare.
La sessione pomeridiana dell’incontro si aprirà con la prima delle proiezioni di GemellArteOff: il film documentario ISOLE, di Karine De Villers e Mario Brenta, che racconta la contemporaneità, il mondo durante il Covid, unendo gli sguardi di oltre settanta “coautori” provenienti dai cinque Continenti. Il film sarà occasione per uno scambio di idee sul rapporto tra modello produttivo e costruzione dell’opera cinematografica, a partire dal confronto con il regista.
La rassegna vera e propria prenderà il via l’11 novembre e come è ormai consuetudine, si terrà ogni giovedì nella Sala dell’Orologio del Caos – Centro arti opificio Siri alle ore 18.
Ne saranno protagoniste quattro pellicole presentate in alcuni dei maggiori festival del mondo che recano la firma di registi prestigiosi come “Adults in the Room”, diretto dal greco naturalizzato francese Costa-Gavras e mai distribuito in Italia.
Il film racconta la drammatica crisi, politica e sociale, che scaturì dai sacrifici enormi imposti dall’Unione europea al popolo greco a fronte della profonda crisi del debito pubblico. A distanza di oltre dieci anni e in un contesto ormai mutato, il film spinge ad una profonda riflessione sul rapporto tra cittadini e istituzioni.
La rassegna quindi prosegue indagando temi forse meno noti, ma non per questo meno interessanti, come “Systeme K”, documentario diretto da Renaud Barret che svela la precarietà della condizione artistica e della vita in generale a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo e ha conquistato la menzione speciale “Film per la pace” al Festival del cinema di Berlino del 2019.
Con “Sympathie pour le diable”, per la regia di Guillaume De Fontenay, si torna nell’ex Jugoslavia del 1992 e all’assedio di Sarajevo, visto dagli occhi di un reporter di guerra, mentre “Les eblouis” di Sarah Suco racconta la vita di una comunità cattolica integralista attraverso lo sguardo di una dodicenne, protagonista di una difficile battaglia per affermare la sua libertà e salvare i suoi fratelli e sorelle.
La seconda novità del Festival è nel risvolto ancora più internazionale conosciuto da GemellArte Off, che a partire da quest’anno conoscerà uno sviluppo anche sul fronte francese, con la manifestazione che in parallelo offrirà un evento dedicato al cinema italiano e alle produzioni italo-francesi a Saint-Ouen sur Seine – città legata a Terni da un gemellaggio che proprio nel 2021 compie 60 anni – alla presenza di registri, autori, produttori ed attori che ne condivideranno i contenuti in momenti di dibattito pubblici.