E’ stato depositato oggi l’accordo sindacale per il canone concordato per il comune di Terni, a breve seguiranno analoghi accordi nei comuni di Narni, Amelia e Orvieto e poi tutti gli altri della provincia di Terni. A siglare l’accordo le organizzazioni dei proprietari immobiliari e degli inquilini, quelle che rappresentano la quasi totalità dei soggetti interessati. Ciò permette ai proprietari di usufruire delle agevolazioni fiscali per chi aderisce a questo tipo di contratti, previste dalla legge mentre per gli affittuari il vantaggio consiste nel vedersi aumentato il canone mensile. L’accordo entra in vigore mercoledì 5 luglio.
“L’accordo raggiunto – ha affermato l’avvocato Mauro Cingolani presidente dell’ASPPI, l’associazione che raggruppa i piccoli proprietari immobiliari – è il frutto di una serrata ma proficua trattativa tra le associazioni dei proprietari e quelle dell’inquilinato, proprietari – ha aggiunto Cingolani – che hanno accettato di non ritoccare i valori per metro quadrato alla base del calcolo dell’affitto che avrebbero prodotto aumenti e inciso negativamente sul tenore di vita delle fasce della popolazione meno abbienti e non supportati adeguatamente, per quel che riguarda il mercato delle locazioni, dall’intervento dell’edilizia residenziale pubblica”.
“La volontà sindacale – ha affermato Matteo Lattanzi, segretario provinciale del SUNIA – è stata quella di contenere il più possibile oppure, meglio ancora cristallizzare e congelare i costi dei canoni di locazione, alla luce delle difficoltà che stanno attraversando le famiglie , alla luce del fatto che le famiglie, pur avendone diritto, non riescono ad accedere all’edilizia residenziale sociale e anche alla luce del fatto che molto probabilmente non ci sarà il bando del contributo affitti , così come non è stato finanziato dal governo il fondo per la morosità incolpevole”.