Voleva farla finita perché ha dei problemi di salute ed economici.
Questo ha detto una signora di 54 anni, ieri pomeriggio, ad agenti della polizia di stato che l’hanno afferrata e salvata prima che si gettasse nel vuoto.
C’è voluto il sangue freddo e la professionalità della pattuglia del 113 intervenuta sul posto , unita alla preparazione e alla sensibilità del tutor (il coordinatore esperto per il pronto intervento e controllo del territorio), della Sala Operativa della Questura per scongiurare il suicidio di una signora che aveva deciso di farla finita, gettandosi dal 7° piano di un edificio di via Bramante.
La donna, salita sul terrazzo comune agli uffici della ASL e dell’Agenzia delle Entrate, in procinto di lanciarsi nel vuoto, ha chiamato il 113 e l’operatore della questura ha subito passato la telefonata al tutor, mentre inviava la segnalazione alla pattuglia della Volante, al 118 ed ai Vigili del Fuoco.
Il tutor, un ispettore della Polizia di Stato, con formazione specifica sugli aspetti normativi psicologici-comunicativi ed operativi, ha trattenuto la signora al telefono, rassicurandola, mentre cercava di farsi dire il punto preciso dove si trovasse, e nel giro di neanche 10 minuti, ha indirizzato i colleghi sul posto; gli agenti, dopo averla individuata, l’hanno raggiunta in silenzio alle spalle e, afferrandola, l’hanno tratta in salvo.