Nei giorni scorsi nell’insolita location dell’orto botanico della Cascata delle Marmore si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto “Fondo per le Politiche delle Famiglie” curato dalla Associazione San Martino in collaborazione con l’assessorato al welfare del comune di Terni.
Il progetto, realizzato nel periodo 1° settembre 2024 – 30 maggio 2025, ha costituito una importante iniziativa di ascolto, sostegno e accompagnamento rivolta ai nuclei familiari residenti nella Zona Sociale 10, con particolare attenzione alle famiglie con bambini nei primi 1000 giorni di vita.
L’iniziativa si è articolata in due azioni principali:
- Raccolta dati attraverso questionari, interviste e analisi territoriali, al fine di individuare bisogni e criticità delle famiglie.
- Erogazione di beni materiali a nuclei familiari con bambini fino a 1000 giorni di età. Sono stati distribuiti kit per la prima infanzia, prodotti per l’allattamento, attrezzature come passeggini e seggioloni.
- “Dai questionari – sottolinea Martina Tessicini, presidente dell’associazione San Martino – è emersa la richiesta di maggiori servizi per quanto riguarda il dopo scuola, le attività sportive, i nidi comunali e un’attenzione maggiore per le famiglie che hanno minori con disabilità.
Tra i principali risultati raggiunti:
- Erogazione di beni materiali a 152 nuclei familiari, di cui 67 italiani (il 44%) e 85 stranieri (il 56%).
- “La maggior parte delle famiglie – ha aggiunto Tessicini – aveva uno o due minori, residuale la percentuale con più di 4 minori, abbiamo avuto solo un nucleo con 9 minori
- Oltre 150 kit per l’infanzia erogati, personalizzati in base alle esigenze delle famiglie, contenenti prodotti per l’allattamento, libri dedicati alla genitorialità, passeggini, seggioloni, ovetti, dispositivi antiabbandono e altri strumenti utili;
- Attivazione di una rete stabile tra servizi territoriali, nidi comunali, enti del terzo settore e parrocchie;
- Raccolta e analisi di oltre 400 questionari per indagare i bisogni e le criticità familiari;
- Avvio di attività di monitoraggio e accompagnamento, con la creazione di una community per le neo-famiglie;
- Promozione dell’inclusione sociale attraverso la distribuzione settimanale e un servizio di consegna a domicilio.
È intervenuto anche il presidente di Farmacia Terni, Alessandro Virili che ha spiegato l’impegno dell’azienda per i nuovi nati.
“L’iniziative è rivolta a tutti i bambini che sono nati e nasceranno in Umbria nel 2025 e per i prossimi 5 anni. Avranno diritto in tutti i 9 punti vendita di FarmaciaTerni a un kit di benvenuto con tutte le prime necessità e un body oltre a uno sconto del 25% su un paniere di 542 prodotti che toccheranno qualsiasi fabbisogno per i bambini fino a 5 anni di età”. La card da diritto a uno sconto massimo mensile di 150 euro (1.800 euro in un anno) e vale per 5 anni.
Il presidente Virili ha poi annunciato che l’adesione all’iniziativa nuovi nati nel comune di Terni sfiora il 90%, dunque alle giovani famiglie (metà italiane metà straniere) è piaciuta.
Si è rilevato dalla raccolta dati che più del 30% dei beneficiari risulta disoccupato, evidenziando una forte fragilità socio-economica. L’intervento, avviato all’Emporio della Solidarietà e supportato da volontari per la consegna a domicilio, ha garantito accessibilità anche alle situazioni più vulnerabili. L’attività è stata accompagnata da un monitoraggio continuo e dal coinvolgimento di una community per le neo-famiglie, con eventi informativi e risorse dedicate alla maternità e alla cura del bambino.
“Cercheremo di potenziare di più questi aiuti alle famiglie – ha detto l’assessore al welfare del comune di Terni Viviana Altamura – perché dai questionari è emerso che il grado di disoccupazione e di povertà cresce sempre di più”. Terni città amica dell’Unicef, “stiamo facendo il percorso di accreditamento – ha detto l’assessore – un percorso a tappe serrate che Unicef ci indica al fine di avere il bollino di città amica che significa garantire una vera integrazione per bambini e adolescenti nel tessuto cittadino in tutti gli assessorati, cioè costruire una città che sia a loro misura e che possa favorire la convenzione ONU (sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ndr) come è giusto che sia”.