L’Auditorium “Falcone Boresellino” dell’istituto Casagrande-Cesi ha ospitato il convegno dal titolo ‘Il lavoro che cambia: professioni & futuro un incontro dibattito sui nuovi scenari formativi e professionali’ a cui hanno partecipato aziende del territorio, professionisti e associazioni di categoria. L’incontro è stato moderato dal Professor Luca Caparvi Docente Economia Aziendale e primo vicario del Dirigente Scolastico e coordinato dalla Professoressa Luisella Nardi. La Dirigente scolastica dell’Istituto ‘Casagrande – Cesi’ di Terni Marina Marini nella sua introduzione ha sottolineato il ruolo e le responsabilità della scuola nella cosidetta società liquida di Zygmunt Bauman: “Abbiamo una grandissima responsabilità, abbiamo il compito di fornire punti di riferimento culturali e strumentali che consentano di orientare gli studenti nell’odierna società cognitiva in cui competenze e conoscenze sono in continua evoluzione. Dobbiamo uscire dalla nostra autoreferenzialità di scuola; abbiamo bisogno di una alleanza con il mondo del lavoro che permetta alla scuola e agli studenti sperimentazione, innovazione, flessibilità di compiti e delle azioni organizzative per dare soluzioni inedite a problemi nuovi”. Il parterre che ha composto il tavolo dei relatori ha previsto l’intervento di Rita Amati e Francesco Angeli rispettivamente consigliere e vice Presidente ODCEC di Terni, Silvia Bonini di ACG AUDITING & CONSULTING GROUP Srl, Paolo Garofoli di Garofoli Spa, Mauro Franceschini Presidente Confartigianato Terni e sui temi delle nuove professioni legate al digitale Edoardo Desiderio consulente in marketing, comunicazione e Presidente di Terni Digital con Alessandro Pieroni responsabile della formazione di Terni Digital ed infine Mimmo Ratini Co-Founder MICH del Gruppo Maestrale. Il Professor Caparvi ha ringraziato i relatori per aver condiviso insieme all’istituto questo importante incontro sottolineando come sia estremamente importante collegare la scuola al mondo reale del lavoro: “facciamo orientamento ma cerchiamo anche di capire come effettivamente aggiustare il tiro con i nostri percorsi di studio per dare risposte ai nostri ragazzi e al territorio e cerchiamo di formare dei ragazzi che poi effettivamente riusciranno a inserirsi nel mondo del lavoro. Non possiamo fare altro che interloquire con i professionisti con i lavoratori autonomi con gli imprenditori e con le associazioni di categoria che conoscono perfettamente la nostra realtà territoriale. Soltanto con loro possiamo affinare i nostri percorsi e orientarli verso un mondo del lavoro che cambia estremamente veloce e che noi inseguiamo e cerchiamo di interpretare al meglio facendo capire ai nostri ragazzi quanto è importante studiare, ma quanto è anche importante essere sempre disponibili ad innovare le conoscenze, le competenze e la formazione per essere adeguati a questo mondo estremamente veloce ma anche estremamente interessante”.