“La sinistra ha tutte le possibilità per tornare a vincere”. Ad affermarlo questa mattina Alessandro Gentiletti nella conferenza stampa di Senso civico che si è tenuta a palazzo Spada, insieme a Federica Porfidi (Sinistra italiana), Antonio Iannoni (Articolo Uno), FIlippo Formichetti (Terni Valley) e Mauro Scarpellini (Socialismo XXI). Gentiletti ha parlato anche dei temi di Esedomani Terni, di cui è militante, vista l’impossibilità del vicepresidente Luca Montali a partecipare, per ragioni di salute.
“In questi anni abbiamo svolto una opposizione energica ed umile. Quattro anni fa vincemmo una scommessa non semplice, permettere alla società civile e al mondo dell’associazionismo di fare irruzione in Consiglio comunale. Merito anche della lungimiranza di quei partiti i cui leader oggi sono con me in questa conferenza stampa. Non possiamo tradire la città. Abbiamo tutte le carte in regola per tornare a vincere, ora che la sinistra si è rigenerata e ricollegata col territorio, grazie anche a questi anni di opposizione”, ha detto ancora Gentiletti. Illustrate le proposte di Senso Civico per il rilancio dell’università , per il riequilibrio regionale in una ottica non campanilista, per l’adattamento climatico e le questioni ambientali, con attenzione alla sicurezza e alla riqualificazione delle periferie. “A Terni un’impresa su quattro è a rischio default, ci dicono i dati nazionali, i salari sono sotto la media. La città – ha aggiunto ancora Gentiletti – si è impoverita eppure ha tante energie per uscire da questa palude. Serve un’amministrazione presente e un confronto aperto e leale con tutti gli attori del territorio. Un rapporto sincero con la Fondazione Carit, con Arvedi e le altre tante risorse della città. Presidiare la sanità pubblica, mettere a sistema le risorse e avere capacità di governo, questo serve. Invece la giunta è stata assente, tanti non sanno neanche come si chiama il sindaco, talmente è stato inesistente in questi anni”. “
“Le forze alternative al centrodestra sarebbero in condizione di vincere – ha detto ancora Gentiletti – se trovassero l’unità, lavoreremo perché ci sia questa unità sui contenuti, gli elettori non perdonerebbero una scelta divisiva fine a se stessa, solom per logiche di partito, sarebbe veramente l’ultimo affronto che verrebbe fatto ala città”.