Venerdì 17 febbraio alle ore 16 nella sala Gisa Giani di Palazzo Mazzancolli, l’Archivio di Stato di Terni presenterà il volume a cura di Gelindo Ceroni “Castelli umbro-sabini”. L’Archivio di Stato, sottolineando ancora una volta il valore della conservazione documentaria per ricostruire la storia territoriale, ha organizzato un percorso documentario, sedimentazione dell’attività di un intellettuale eclettico nonché uomo di fede, il quale con la sua sensibilità, creatività, lealtà del romagnolo di stirpe, ha segnato la storia dell’Umbria, dove è venuto ad operare da ventenne: Gelindo Ceroni (1880-1965). L’Istituto conserva le carte di questo personaggio che da seminarista, entra in Umbria ed attratto dalla natura, dalla storia, dall’arte di questo territorio, rimane in loco esprimendo tutto se stesso, sia come sacerdote integerrimo, sia come intellettuale, docente, storico, letterato e poeta di elevato livello. Le sue ricerche documentarie, bibliografiche, testimoniate nelle sue carte, hanno prodotto numerose pubblicazioni. Nel volume che sarà presentato il 17 febbraio, appartenente al complesso documentario Ceroni “I Castelli umbro sabini” edito nel 1930, ristampato per onorare la memoria dell’uomo e che andrà a far parte della Collana Studi Umbro-Sabini, il Ceroni vuol illustrare ‘le forti memorie dei remoti cantucci di terra, memori di antica potenza, piccole borgatelle morte dove l’impronta di un’epoca sopravvive senza remore’ e nel silenzio ti rimanda alla dimensione più alta della storia dell’uomo. Intervengono la direttrice dell’Archivio di Stato Letizia Salvatori, il consigliere comunale di Terni Michele Rossi, il direttore della collana studi Umbro-Sabini Roberto Lorenzetti e Filippa Trummino già funzionario dell’Archivio di Stato di Terni.