“La richiesta all’Unione Europea, approvata dal Consiglio Regionale con un’ampia maggioranza, del riconoscimento di Terni come Area ambientale complessa – ha affermato il sindaco Leopoldo Di Girolamo – è qualcosa di estremamente positivo, che merita il sostegno del territorio e di tutti coloro che hanno a che fare con le politiche ambientali.
E’ una richiesta all’Europa di prendere atto dell’unicità di Terni ma è anche un documento che prevede azioni di pianificazioni che devono essere messi in atto nel nostro contesto, ad iniziare dalla chiusura degli inceneritori presenti, agendo su tutti i fronti, da quello normativo legale – come sta facendo il Comune di Terni con l’impianto Biomasse – alla altrettanto legittima richiesta all’Amministrazione Comunale di Roma di intervenire e chiudere l’impianto Acea presente a Maratta. Il consiglio regionale – aggiunge il sindaco – ben evidenzia l’unicità di Terni: le condizioni orografiche che non favoriscono ricambi d’aria, la presenza di uno dei più importanti insediamenti siderurgici d’Europa e di un consistente tessuto di aziende chimiche, la presenza della vecchia discarica di rifiuti e scorie ferrose, sono elementi oggettivi che hanno una incidenza rilevante sulla qualità ambientale del nostro territorio. In questo ambito il documento della Regione recepisce un’altra delle istanze di Terni, in particolare di questa Amministrazione Comunale: la necessità di realizzare uno studio approfondito delle correlazioni esistenti tra lo stato dell’ambiente e della salute della Conca ternana, utilizzando anche studi, ricerche già esistenti.Parametri nazionali più stringenti sulla qualità dell’aria, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alle tematiche ambientali e sanitarie e la messa in correlazione con gli organismi nazionali ed europei, sono ulteriori elementi di un documento che ha già i connotati operativi e che si candida ad essere un agenda di lavoro di grande consistenza. Su questi fronti l’Amministrazione Comunale è da tempo impegnata in un lavoro lontano dagli annunci e con un taglio del tutto diverso da quello di chi evidenzia ed estremizza situazioni complesse. Questa condivisione a livello regionale non può che rafforzare le azioni e le richieste del territorio di Terni. L’Amministrazione Comunale – ha concluso Di Girolamo – darà tutto il suo apporto affinché la richiesta della regione approdi a livello nazionale – con il necessario coinvolgimento del ministero dell’Ambiente e del Governo – e quindi in Europa. Destinare progetti, risorse, normative mirate, a una delle città italiane che vanta una delle tradizioni industriali del Paese più longeve e solide, costituirebbe un segnale forte per le politiche ambientali dell’intera Europa”.
Ironico il commento del consigliere regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi:”incredibile , il sindaco Di Girolamo si è accorto che in Consiglio regionale, grazie ad un lavoro silenzioso ma importante portato avanti in Commissione e poi approvato dal Consiglio regionale stesso, è passato un atto molto rilevante per la città di Terni che ora la Regione deve attuare senza ulteriori perdite di tempo.
A me fa piacere – aggiunge Nevi – che ci sia questa presa di posizione da parte di Di Girolamo perché forse, dopo tanto immobilismo e scontri fra negazionisti e catastrofisti, si riesce a costruire una risposta seria riconoscendo che a Terni c’è un problema importante da affrontare tutti insieme. Non solo Comune, ASL, ARPA, ma soprattutto, come è scritto nella mozione presentata in Aula, coinvolgendo Governo centrale e, perché no, l’Europa. L’unica cosa che non ci possiamo permettere di fare è perdere ulteriore tempo e quindi invito il sindaco a non limitarsi ad un semplice comunicato stampa ma a sollecitare, come ho fatto io anche l’altro giorno in Aula, l’assessore Cecchini a passare alla costituzione del tavolo permanente formato dai rappresentanti di tutte le forze politiche e sociali della città, di cui al punto 5 della mozione approvata lo scorso 8 maggio che costituirà la cabina di regia, di indirizzo e controllo, rispetto agli impegni fissati dall’Assemblea legislativa”.
Anche i il capogruppo di Forza Italia, a Palazzo Spada, Francesco Ferranti, replica con una nota al sindaco Di Girolamo:”voglio evidenziare come oggi il sindaco di Terni abbia ufficialmente fatto propria e quindi abbia recepito una proposta del gruppo consiliare di Forza Italia , mi riferisco al riconoscimento di Terni come area ambientale complessa . Il gruppo che presiedo – afferma Ferranti – con una conferenza stampa alla presenza del coordinatore provinciale presentò nel febbraio 2016 questa proposta , chiedendo di affrontare in modo deciso le problematiche ambientali di questo territorio anche coinvolgendo altre istituzioni ad iniziare dalla regione . Quanto chiedevano è ad oggi divenuto un punto programmatico delle amministrazioni comunali e anche di quella regionale ; esprimo soddisfazione per questa assunzione di responsabilità da parte del sindaco che ho sempre sollecitato sulle tematiche ambientali e su questa nostra proposta che è di ben 18 mesi fa . Ritengo che il tempo perso debba essere recuperato agendo con celerità e decisione . Su questa partita che riguarda anche la salute dei nostri concittadini – conclude Ferranti – il gruppo di forza italia vigilerà affinché i buoni propositi non restino come spesso avviene in umbria e a Terni solo virtuali . Bisogna insistere con Roma affinché venga chiuso l’impianto Acea , continuare a sostenere il ricorso al Tar per bloccare l’impianto ex Printer e anche sollecitare i privati , ad iniziare dalla thyssenkrupp, affinché facciano la loro parte in merito agli interventi di tutela ambientale”.
QUESTO L’ATTO CUI FANNO RIFERIMENTO DI GIROLAMO E NEVI, APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE
L’atto impegna la Giunta Regionale ad “avviare un confronto a livello governativo e con le competenti Commissioni dell’Unione Europea per riconoscere l’unicità della conca ternana come ‘AREA AMBIENTALE COMPLESSA’ alla luce delle sue straordinarie specificità, che si possono sintetizzare in tre caratteristiche fondamentali: orografica (Conca che non favorisce ricambio d’aria); presenza di uno dei più importanti insediamenti siderurgici d’Europa e presenza di un diffuso tessuto di piccole e medie imprese del settore chimico; presenza di una vecchia discarica di rifiuti e scorie ferrose da bonificare all’interno della conca stessa. Quindi a definire i criteri per costruire un piano straordinario di interventi mirati all’implementazione, anche in via sperimentale, delle migliori tecniche disponibili nel mondo. A tal fine occorre un pieno coinvolgimento politico finanziario dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute con l’obiettivo di realizzare uno studio approfondito delle correlazioni esistenti tra lo stato dell’Ambiente e della Salute della conca ternana, utilizzando altresì studi, ricerche ed indagini già esistenti a livello ministeriale ( es. Progetto VIIAS, studio Sentieri, metodologia MINNI ecc)”. La mozione impegna la Giunta a “rivedere parametri e strumenti in modo da rendere più stringente la normativa e rendere più sicura la qualità dell’aria della Conca ternana e del resto della regione attraverso una pianificazione regionale adeguata; ad intervenire presso il Comune di Roma, in qualità di azionista di Acea, per rappresentare la necessità di avviare ogni iniziativa utile alla definitiva chiusura e riconversione ambientale dell’impianto di Maratta; a costituire un tavolo permanente di indirizzo e controllo sulla attuazione della presente risoluzione formato dal Comune di Terni, Provincia di Terni, Asl 2, Arpa, Ordine dei medici della Provincia di Terni, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, Dirigente Servizio Ambiente Regione e Dirigente Servizio Salute Regione, coordinato dagli assessori all’Ambiente e alla Salute e con la partecipazione di un rappresentante di ogni gruppo politico dell’Assemblea legislativa, del presidente della Seconda Commissione dell’Assemblea stessa e dei parlamentari nazionali ed europei eletti in Umbria; ad impedire che gli impianti Acea e Terni Biomassa possano bruciare rifiuti urbani”.