La strada è indubbiamente in salita, il progetto è ambizioso ma la difficoltà delle alleanze rischia di minarne le prospettive.
A Terni Azione di Carlo Calenda parte dal 7,20% ottenuto domenica scorsa. Un buon risultato ma molto lontano dalla doppia cifra sognata e soprattutto, per i dirigenti locali (così come è stato per quelli nazionali) si pone il problema di come far diventar spendibile questo 7% di consensi e non disperderlo. E qui il nodo non è da poco perché i veleni della campagna elettorale appena terminata hanno scavato solchi profondi. Ma da qui si deve ripartire altrimenti la sconfitta è certa anche in primavera quando Palazzo Spada ospiterà i nuovi inquilini.
“Basandoci su una progettualità di città – ha detto il segretario provinciale Marco Mazzalupi – siamo pronti a dialogare con tutti, ivi compreso il Partito Democratico, chiaramente noi non potremmo sederci al tavolo con chi ha valori completamente divergenti dai nostri. Sulle idee invece c’è grandissima disponibilità al confronto”.
Par di capire, quindi, porte sbarrate al Movimento 5 Stelle. Ni al PD, Sì alle forze civiche. E lo spiega meglio Valdimiro Orsini che nel gruppo misto di Palazzo Spada ora rappresenta proprio Azione.
“Sono gli interlocutori – dice – più naturali per noi perché anche loro non fanno un discorso legato alle ideologie ma fanno un discorso legato ai programmi che possono dare un rilancio e una prospettiva alla città. Quindi secondo noi sono gli interlocutori più naturali”. Cosa confermata da Mazzalupi con un eloquente “assolutamente”.
La strada è in salita per costruire un progetto di Centro vincente, un progetto ambizioso che però sembra non avere dietro grandi masse popolari e siccome in democrazia contano i numeri, rischia di restare velleitario se non si “contamina” con altre realtà più rappresentative.
E’ ancora presto per dire se la catastrofe del 25 settembre propiziata dalle divisioni nella vasta area alternativa alla destra abbia insegnato qualcosa oppure no.
La presentazione di Orsini quale rappresentante di Azione a Palazzo Spada è stata anche l’occasione presentare i responsabili del partito nei vari territori: Orsini è coordinatore comunale di Terni, Maurizio Bufi a Narni, Lorenzo Fiume ad Amelia, Sara Giovannelli per la Valnerina e Marco Ravanelli per Orvieto. Della segreteria provinciale fanno parte anche Michele Pennoni, Francesco Neri e Giorgia Pileri.
ORSINI E IL PD: “All’inizio era un partito riformista che si candidava a rappresentare tutta la società italiana poi questo è venuto meno. E poi diciamo che noi che venivamo da una storia diversa della sinistra ci siamo sentiti ospiti poco accettati all’interno del Partito Democratico , non tanto a livello nazionale quanto a livello locale”.
ORSINI E I CIVICI