“Questo dissesto lo hanno chiuso, abbiamo del denaro in cassa che presumibilmente ci aiuterà a pagare tutto ciò che dobbiamo pagare ma non pagheremo più del 70%”.
Lo ha detto il sindaco di Terni Bandecchi e l’avvertimento era rivolto ai creditori (in larga parte della pubblica amministrazione) che dovrà contentarsi, se vorrà vedere un po’ di soldi, del 70% di quanto il comune deve loro. Anche se c’è da considerare che i medesimi creditori hanno rifiutato l’offerta dell’organo di liquidazione pari al 60%. L’amministrazione Bandecchi dunque compie un ulteriore passo ma non andrà oltre il 70%. “in concordato le aziende si contentano anche del 25-30%”.
“Chi ha chiuso il dissesto – ha detto ancora Bandecchi – lo ha fatto male e non lo doveva chiudere però prendiamo atto di questo e – ha annunciato il sindaco – da quella data il comune di Terni ha riaccumulato un’altra settantina di milioni di debiti e ha accumulato una ottantina di milioni di crediti però con i crediti non si pagano i debiti. Perciò da quando sono arrivato ho cercato di dare una linea severa a questo comune. La linea severa vuol dire che da 7 mesi ad oggi io non ho acceso alcun mutuo, mi sono rifiutato di continuare a indebitare il comune di Terni perché oltre ai 70 milioni ci sono i mutui che cumulano 17 milioni e mezzo di rate all’anno. Quindi – ha ribadito il sindaco – se i creditori accetteranno, dopo anni, questo 70% che è cifra giusta, bene, altrimenti il comune riandrà in dissesto”.
“Tutto ciò fa dire al sindaco che “è impossibile abbassare le tasse, cosa peraltro che io non avevo promesso in campagna elettorale, sennò la città non si riprenderà mai” e comunque questa volta i ternani possono stare tranquilli “perché i soldi saranno usati bene e non daranno origine ad altri debiti perché noi staremo più attenti a come si incassano i soldi e a come si spendono”.
A margine il sindaco Bandecchi ha detto che chi lo ha preceduto “ha amministrato in maniera non elegante, perché abituato a gestire le cose sul debito, il comune di Terni è un pozzo di debiti. detto questo, prendo atto di questa cosa e comincio a sanarla, ecco perché ho deciso di non fare altri mutui perché questi poveri cittadini hanno bisogno di essere trattati nella maniera giusta. Fra 5 anni vorrei fare trovare ai ternani meno debiti di quelli che io ho trovato, voglio incassare gli 80 milioni che ternani debbono al comune e lancio un messaggio chiaro, volete una città a posto, una città pulita, una città che funziona bene, allora se prendete una multa in macchina dovete pagarla , se dovete pagare l’IMU dovete pagarlo, io non devo essere rieletto, devo dare un futuro ai vostri nipoti”.
E ancora ai creditori: “quelli che devono prendere i soldi sono tutte persone che lavorano con il comune di Terni, parlerò anche in maniera sboccata, non sarò un principino ma so creare aziende che valgono miliardi. Dobbiamo capirci , loro devono continuare a lavorare con questo comune. È una minaccia? Sì è una minaccia, chiaro”.
Alla conferenza stampa erano presenti, oltre il sindaco Bandecchi, l’assessore Michela Bordoni e Grazia Marcucci, alla direzione delle attività finanziarie del comune di Terni.