E’ scattato in molti bar e pasticcerie di Terni l’adeguamento del prezzo di pasta, cappuccino e caffè.
Fare colazione costerà un po’ di più, infatti cappuccino e pasta sono passati a 1,30 ciascuno, dunque la colazione al bar costerà 20 centesimi in più.
Un aumento inevitabile considerato ciò che sta accadendo con il caro-bollette e con l’aumento di tutte le materie prime.
“L’aumento della tazzina di caffè- sottolinea Stefano Lupi Presidente di Confcommercio Terni – non deriva ovviamente solo dal rincaro della materia prima, il caffè, ma anche di tutte le altre voci di bilancio di un esercizio pubblico: luce, gas, immondizia, acqua, tributi e spese varie.
Purtroppo si sta lavorando poco in questo periodo, con cali di fatturato del 30 o 40 per cento. E’ difficile portare a casa lo stipendio, c’è poco da fare. Vorrei precisare che i lievi aumenti al bar non compensano l’aumento dei costi dei pubblici esercizi.
Tuttavia so per certo che chi ha già aumentato il costo della tazzina, non ha ricevuto particolari lamentele da parte dei clienti che, d’altronde, in questo momento così caratterizzato dai rincari, probabilmente se lo aspettavano. E’ inutile credere alla favola che alcuni si raccontano del ‘tengo il prezzo del caffè più basso così mi prendo i clienti del mio concorrente che ha il caffè più caro’. Chi ragiona così, è destinato a trovarsi in seria difficoltà quando dovrà pagare le bollette. Serve unità di intenti e ristori importanti per bar e ristoranti, accompagnati da una riduzione di tasse, oneri e tributi sia locali che nazionali che strozzano e strizzano la categoria. Stiamo pensando come Confcommercio Terni ad una forte e simbolica iniziativa di protesta e sensibilizzazione per tutelare le nostre ragioni, da attuarsi nei prossimi giorni.”