Una piazza colorata, partecipe, motivata, quella di ieri pomeriggio a Terni convocata a sostegno di un disegno di legge che porta il nome del suo primo firmatario, Alessandro Zan, deputato del PD che prevede modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. La proposta di legge è stata licenziata dalla commissione giustizia della Camera e ora, questa settimana, approderà in aula.
Secondo le associazioni che sono scese in piazza ieri il disegno di legge deve essere approvato così come è senza alcun emendamento.
“Riteniamo urgente un provvedimento che tuteli la sicurezza e la libertà delle persone indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, identità di genere e genere biologico, a fronte del crescente numero di casi di violenza ed aggressione nei confronti di donne, gay, lesbiche,bisessuali e transgender”.
In piazza della Repubblica a Terni hanno manifestato tante associazioni: “Agedo Terni . Terni Donne, Amelia Pride, Coordinamento Umbria Pride.
Arci Terni , Arciragazzi – gli anni in tasca, Demetra , Ephebia, Il Pettirosso, Il Progetto, Jonas Club, Lab.biciclario, Pan Pot – Ass. Attenti al Kane,
6000 Sardine Umbria , UdS – Unione degli Studenti, Rete degli studenti medi Terni, Commissione Pari Opportunità Comune di Narni, Radioincontro Terni, E se domani.
Tra gli interventi quello di Carlo, della Rete degli studenti medi di Terni, che ha sottolineato come “questa piazza sia stanca dell’odio, stanca delle discriminazioni ma che non sarà mai stanca di continuare a lottare per i propri diritti. Chi sostiene che sono solo esagerazioni è mai stato in una scuola? ha mai parlato con gli studenti? chi l’ha fatto (cita un professore dell’università di Perugia, Federico Batini), ha fatto una indagine sul bullismo omo-trans-fobico in tutte le scuole umbre ed è venuto fuori che su 10 studenti, 2 soffrono e sono vittima continua di bullismo omofobico. Se i dati sono questi significa che in una classe standard di 20 studenti, un quarto può essere portato all’esaurimento per via di continue discriminazioni e di una cultura dell’odio che si è radicata nella nostra società che affligge anche le fasce della popolazione più giovane. La necessità di una legge noi la sentiamo sulla nostra pelle tutti i giorni e non siamo disposti a cedere di un millimetro perché questa legge deve essere approvata senza temporeggiamenti o rimaneggiamenti”.
In piazza, Alessandro Gentiletti, consigliere comunale di Senso Civico: “è doveroso sostenere questa manifestazione come è doveroso sostenere il ddl Zan. Su questo tema non c’è questione di parte, nessuno deve essere discriminato, dobbiamo essere tranquilli che chiunque possa vivere la sua libertà senza che altri lo deridano, lo insultino, lo picchino. Dunque il disegno di legge Zan va sostenuto, sono qui – aggiunge Gentiletti – perché da sempre ho sostenuto queste posizioni e continuo a farlo ancora oggi”.
Sulle polemiche sollevate in merito a una compressione del diritto di opinione, qualora venisse approvato il testo Zan, Gentiletti risponde: “la libertà di opinione è fuori discussione, chiunque può esprimere la suo opinione. Non è libertà di opinione esprimere pensieri di odio e di discriminazione. Quelli che si devono preoccupare non sono coloro che vogliono esprimere la loro opinione ma coloro che vogliono istigare all’odio e discriminare. Rassicurerei in questo senso l’altra piazza”. Il riferimento è alle Sentinelle riunite in piazza Tacito.
Tra i presenti anche l’ex candidato sindaco di Terni Paolo Angeletti, consigliere di Terni Immagina.
Nella categoria “politici” non abbiamo inserito Luca Montali delle Sardine dell’Umbria. Montali, comunque, le rappresentava ed era presente anche a titolo personale: “sono gay da sempre – ci ha detto – sono qui a difendere i miei diritti, sono qui perché nessun ragazzino mai più debba sopportare , purtroppo, quello ho dovuto sopportare io. Il mio calvario è iniziato intorno ai 10 anni e, pare, che ancora non sia finito. Stiamo rivivendo certe situazioni che vivevo io 40 anni fa che mai avrei voluto rivedere in questo Paese, siamo ritornati indietro di 40 anni e la cosa è preoccupante”.
“Il disegno di legge Zan – aggiunge Montali – va sostenuto e non va emendato perché non toglie la libertà a nessuno ma anzi aggiunge libertà. Non va modificato perché qui parliamo anche di umanità, di ragazzini che vengono cacciati di casa, parliamo di violenza fisica oltreché psicologica, parliamo di atti omofobia violenta tutti i giorni, è ora di dargli una chiusa”.