“Battaglia di territorio, extrapolitica” l’ha definita il sindaco Stefano Bandecchi parlando dei canoni idroelettrici derivanti dallo sfruttamento delle acque della Cascata delle Marmore aggiungendo anche che per battaglie come questa “c’è bisogno di coesione e noi (inteso come Alternativa Popolare, ndr) non ci intesteremo mai il fatto di avere raggiunto, se lo raggiungeremo, un risultato”.
“E’ un tem rilevante per la città da moltissimi anni – ha aggiunto il sindaco – a Piediluco ancora ricordano che avevano l’energia elettrica gratuita, e per alcuni anni, dopo che Piediluco benne inserito nel comune di Terni, anche a Terni. Da qui nascono i problemi e abbiamo la necessità di dare la sveglia a qualcuno pur sapendo che stiamo andando totalmente controcorrente. Non è possibile, avere una centrale idroelettrica che da corrente a 2 milioni di persone e qui siamo 106 mila, poche famiglie quindi e con un industria che è penalizzata per i costi dell’energia elettrica ed essere una città fra le prime 7 in Italia per costo dell’energia”.
L’atto in cui si chiedono risorse più congrue per Terni, presentato da Alternativa Popolare che ha accolto gli emendamenti presentati da Pd-Kenny e Movimento 5 Stelle è stato approvato con 24 voti favore, 4 astensioni e nessun voto contrario. Hanno votato a favore Alternativa Popolare, Pd, Innovare per Terni e Movimento 5 Stelle, si sono astenuti Fratelli d’Italia e Forza Italia.
L’atto sollecita “la Regione Umbria a destinare, per i prossimi dieci anni, a decorrere dal 1.1.2024, tutte le somme incassate da ENEL, relativamente ai canoni idroelettrici prodotti dalla Centrale di Galleto e come tali appartenenti al territorio ternano, al fine di realizzare il nuovo ospedale di Terni;
a sollecitare la Regione Umbria a riconoscere al Comune di Terni una congrua somma a titolo indennitario per le mancate erogazioni delle somme incassate per i canoni idroelettrici;
a sollecitare ENEL, quale concessionario storico e quale ultimo avente causa nella gestione dell’asset idroelettrico, a indennizzare il territorio ternano per danni economici e non economici cagionati a Piediluco dalla variazione idrometrica intensiva, nonché all’area della Cascata delle Marmore e all’intera città di Terni per via della chiusura del flusso fluviale del Velino della Marmore;
a incalzare ENEL per la copertura al 100% delle bollette elettriche dei residenti ternani, a maggior ragione considerando che il polo idroelettrico di Terni genera una quantità di energia tale da assolvere al fabbisogno di circa 2.000.000 di persone;
a chiedere a ENEL convenzioni speciali a vantaggio della bolletta elettrica di tutte le imprese locali, evitando ovviamente di incorrere nelle sanzioni UE per eventuali aiuti di stato;
a proporre, considerato che la Cascata delle Marmore potrebbe essere aperta, come orario fruibile, dalle 9 a mezzanotte e considerando che nel 2022, in base agli orari indicati nel sito indicato, è stata aperta per meno del 24% dell’orario sopra indicato, l’apertura della stessa per almeno il 50% dell’orario fruibile;
a promuovere la costituzione di una propria società municipalizzata idroelettrica, finalizzata a compartecipare la gestione e la rendita, sulla scorta delle vigenti leggi nazionali e della normativa regionale esistente”.