Dopo il 7 dicembre, al primo superamento registrato dalle centraline di monitoraggio dell’aria, entreranno in vigore le misure di limitazione dell’inquinamento nella Zona di Salvaguardia Ambientale, ovvero su tutto il territorio comunale di Terni, salvo le zone indicate nell’ordinanza. Lo stabiliscono due nuove ordinanze sindacali firmate oggi a tutela della salute pubblica.
La prima ordinanza riguarda il traffico veicolare: rispetto all’analogo provvedimento dello scorso anno, per il momento, le auto diesel interessate dal blocco sono solo quelle di categoria euro 0, euro 1 ed euro 2, mentre resta confermato, come nella precedente stagione invernale, il blocco per le auto benzina fino a euro 1 incluso. Tale misura entrerà in vigore a partire dalla domenica successiva al primo superamento registrato dalle centraline. Gli orari del blocco restano quelli dello scorso anno: 8.30 -12.30 e 14.30-18.30. Vengono anche confermate tutte le deroghe.
Con la seconda ordinanza, come lo scorso anno, a partire dal lunedì successivo al primo superamento, si applicherà anche il divieto di utilizzo dei caminetti tradizionali e degli impianti di combustione a biomasse vegetali, che varrà dal lunedì al giovedì h24 nelle zone poste a meno di 300 metri di quota.
Entrambe le ordinanze sono attive dal 7 dicembre, ma entrano in vigore solo nel caso di superamenti registrati dalle centraline (la domenica e il lunedì successivi) e restano in vigore fino al 31 marzo. Sarà comunque il Comune di Terni, volta per volta, a rendere noto quando le ordinanze saranno effettivamente in vigore.
“Purtroppo – dice l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati – è ricominciata la stagione più critica per i valori di PM10 registrati dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria a Terni, sia per il contemporaneo inizio del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, sia per le basse temperature che impediscono la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera. Speravamo di poter evitare i provvedimenti limitativi del traffico e di accensione degli impianti di combustione a biomassa vegetale, contando anche su condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti come accaduto lo scorso novembre. Così non è stato e prima delle piogge degli ultimi giorni la centralina delle Grazie ha continuato a registrare superamenti del valore limite giornaliero del PM10 (6 giorni consecutivi dal 23 al 28 novembre), e così pure la centralina di Borgo Rivo, oltrepassando così il limite delle 35 giornate di superamenti in un anno stabiliti dalle norme europee e obbligandoci dunque a provvedere. Considerato l’impatto che una cattiva qualità dell’aria produce sulla salute umana, e che i primi studi medico-scientifici condotti in merito hanno evidenziato una relazione diretta tra il numero di casi di infezione da COVID-19 e lo stato di inquinamento da polveri sottili, non possiamo sottrarci dal dovere di assumere i provvedimenti necessari a mitigare questa situazione”.
Si ricorda, infine, che è già in vigore dal primo novembre l’ordinanza che limita la temperatura massima negli ambienti abitativi a 18 °C e riduce la durata di accensione giornaliera a un massimo di 11 ore tra le 5 e le 23; è anche in vigore l’ordinanza con il divieto di combustione dei residui vegetali al di sotto dei 300 metri di quota.