“In questa campagna elettorale non ho fatto errori, sto buono , sono bravo, quando arrivo a casa, tutte le sere mi faccio i complimenti per quanto sono tranquillo”. Dice Bandecchi.
“Un errore lo abbiamo commesso in questa campagna elettorale quello di raccontare come si amministra e di affrontare i temi sui quali ci si doveva confrontare poi invece si sono fatti tanti dibattiti in cui si è parlato di tutt’altro”. Orlando Masselli si rammarica, dunque, che non si sia parlato dei problemi che affliggono la città e, soprattutto, di come porci mano. Stefano Bandecchi replica subito: “io ho parlato solo di problemi e amministrazione cittadina, non ho parlato di me”. Inizia così l’ennesimo confronto diretto fra i candidati sindaco di Terni organizzato da ISTESS al Cenacolo San Marco.
“Ho parlato di parchi – aggiunge Bandecchi – di acqua che viene sprecata, ho parlato di soldi da pagare di debito, di albergo diffuso, di asfaltare le strade. Dice, ma non ci sono i soldi. Io i soldi li troverò, sono capace di trovare i soldi”.
“Abbiamo avuto l’onere ingrato di risanare il bilancio del comune – afferma Masselli – e lo abbiamo fatto, non abbiamo potuto scegliere, tant’è che ancora oggi c’è un organismo di liquidazione. Quando prendi un comune fallito le scelte sono poche puoi solo portare il Comune fuori dal fallimento e i metodi sono quelli che la legge stabilisce, altri, di fantasia, non ce ne sono”.
“Non ho nessun conflitto di interesse – ribadisce Bandecchi – e se lo avrò me lo dirà il Prefetto ma non è che voi eliminate dalla politica uno che è meglio di voi perché ha un conflitto di interesse, dovete imparare a fare politica. Non dovete permettervi di dire che l’unico metodo che esisteva (per uscire dal dissesto, ndr) è il vostro. Siete vanitosi e assurdi, come lo è stata la politica più bieca di questo mondo”.
Bandecchi sarcastico: “volevo dare le dimissioni ieri sera perché i problemi di Terni sono enormi, spero vinca Masselli così ci sarà la continuità e poi vengo a vedere Terni dopo. Detto questo, io vado strada per strada, casa per casa, da cittadino normale, parlo con la gente e dico questo problema forse lo risolviamo; questo non ce la facciamo a risolverlo, questo lo risolviamo”.
Masselli invece è sicuro: “i voti già ce li abbiamo, perché siamo avanti”, quelli che mancano “li andiamo a prendere da quei cittadini che si sono espressi per altre forze politiche e tra quei cittadini che non hanno votato al primo turno perché a questo punto non è più una questione politica si tratta di scegliere fra due diverse modalità di conduzione dell’amministrazione: una secondo le regole, l’arte di amministrare conoscendo i regolamenti, l’altra abbastanza fantasiosa che è quella di Bandecchi”.
Sulla giunta che hanno in mente , i due candidati sono stati molto prudenti. “Ad oggi non possiamo dire quali saranno gli eletti e quale sarà la composizione della squadra – ha detto Masselli – oggi stiamo facendo una ipotesi su una squadra di governo che non sappiamo se governerà. Io sono sicuro che governerò e ho già in mente chi farà l’assessore ma lo dirò appena avremo la certezza”.
Bandecchi svela: “Masselli, se vorrà avere questo problema dovrà guadagnare 10 punti, a ieri sera”. Questo sarebbe dunque il risultato di un sondaggio privato. “Non ho nessuna intenzione di parlare della mia giunta, sarà una giunta qualificata, fatta da ternani o gente della provincia di Terni, non avrò estranei in casa dei ternani. Gli assessori vecchia andranno tutti a casa, arriverà gente nuova”. Nelle intenzioni di Bandecchi ci sarebbe la ricostituzione, attraverso Alternativa Popolare, della Democrazia Cristiana che sarà “la casa dei moderati di destra e dei moderati di sinistra”. DC , ha detto Bandecchi “che sta per rinascere e riparte da Terni”.
Dovendo poi convincere a farsi votare, Bandecchi ha detto “sarò la novità politica dei prossimi anni. A chi ha votato Masselli dico attenzione: chi ha già dato per 5 anni , nei prossimi 5 vi darà la stessa moneta. Ora Masselli dirà che la colpa è stata di Latini, infatti non è stato ricandidato ma in quella famiglia ci sono molte liti, nella mia nessuna”.
Masselli: “dico a chi ha votato Bandecchi, che si è fatto affabulare dalle chiacchiere, che serve un voto di responsabilità per fare le cose che c’è bisogno di fare, seguendo un iter amministrativo e non con la fantasia di chi non ha mai amministrato e pensa che fare l’amministratore pubblico è come avere un’azienda”.
Unico momento sopra le righe proprio in questa circostanza , il veleno nella coda. “Dici cazzate” afferma senza microfono Bandecchi. Masselli che il microfono ce l’ha, ribatte “nella gara delle cazzate tu arrivi primo”. Finisce così, prima della prossima volta.
Fuori dal ballottaggio i candidati dell’odiata sinistra è però del tutto chiaro che a fare la differenza sarà quel niente affatto trascurabile 30% e oltre di elettorato al quale , se vorranno vincere, dovranno rivolgersi Masselli e Bandecchi. Buona parte degli elettori di sinistra non si recherà ai seggi domenica 28 e lunedì 29 maggio ma una parte certamente sì e quella farà la differenza.