21 furti messi a segno a Terni, San Gemini e nella provincia romana, soprattutto in villette e le case isolate, ma anche in piccoli condomini, tra ottobre dello scorso anno ed aprile 2021 sono stati messi a segno da una banda formata da due albanesi e due romeni smantellata dai Carabinieri della Stazione di San Gemini e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Terni.
La banda agiva tra le ore 16 e le ore 20 con effrazione o rottura dei vetri delle finestre (da qui il nome dell’operazione “Broken Windows”) e dopo aver arraffato prevalentemente soldi e gioielli, orologi, monete storiche e attrezzature fotografiche, refurtiva quantificata, sulla scorta delle denunce sporte dai derubati, in € 30.000, fuggivano con auto sempre diverse, di grossa cilindrata e di provenienza lecita, seppure con intestazioni fittizie per non essere riconducibili agli autori dei furti. I malviventi erano sempre pronti ad essere recuperati da complici in caso di abbandono forzato dei veicoli utilizzati. Infatti, durante l’attività investigativa è emerso che al termine dei loro raid, i predatori malgrado intercettati dalle Forze dell’ordine, riuscivano sempre a darsi alla fuga, abbandonando in tre occasioni le vetture. In quelle occasioni è stato possibile individuare la “potenza di fuoco” dei predatori grazie all’attività analitica svolta sulle attrezzature da scasso rinvenute nei mezzi recuperati, da cui si notava la presenza di cacciaviti, piedi di porco e perfino di una modernissima tronchesi idraulica, utile per effrazioni delle difese passive più resistenti. I Carabinieri di San Gemini, con l’ausilio dei militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Terni, hanno ricostruito gli intricati collegamenti tra gli autori dei furti avvalendosi delle moderne attrezzature tecniche-informatiche a disposizione, riuscendo ad individuare, incrociando i dati emersi dai tabulati e dalle intercettazioni telefoniche disposte dal P.M. Giulia Bisello, le singole persone coinvolte nella vicenda. Il capo della banda era albanese di 36 anni residente a Roma nella zona di Torre Angela, che si avvaleva della compagna romena, coetanea. La coppia viveva esclusivamente di furti ed entrambi gestivano il supporto degli altri personaggi di contorno, che di volta in volta si avvicendavano nelle incursioni predatorie.
L’uomo è stato arrestato in esecuzione di una misura cautelare emessa dal G.I.P., Simona Tordelli. La donna è stata invece denunciata. Sono ancora in corso le indagini per identificare gli altri due complici.
L’invito dei Carabinieri è sempre quello dilasciare luci accese in casa quando si è fuori; rimuovere le vulnerabilità rinforzando le difese passive dell’abitazione, rendendo difficile ai ladri il loro lavoro; ridurre al massimo la facilità di rinvenimento degli oggetti preziosi, non utilizzando come nascondiglio i posti dove loro si attendono di trovarli; segnalare al 112 ogni attività sospetta notata nei dintorni delle proprie case o in quelle dei vicini.