Il centrodestra è fortemente critico nei confronti della giunta Bandecchi e nei confronti di Sara Francescangeli, la presidente del consiglio comunale, tanto che il 25 luglio ha chiesto un incontro al Prefetto di Terni, Giovanni Bruno, per denunciare la situazione che si sta creando a Palazzo Spada. E, tanto per essere chiari, la minoranza di centrodestra ha depositato questa mattina un atto con il quale si chiede proprio la “revoca” del presidente del consiglio comunale. Una mozione di sfiducia che ha un valore simbolico perché le opposizioni non hanno i numeri per farla passare, a meno che, nel segreto del voto, qualche “cecchino” si materializzi nelle file di Alternativa Popolare.
“Cecchino” è stato un termine che è riecheggiato nella conferenza stampa tenuta dai gruppi di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Masselli sindaco. Lo hanno utilizzato i consiglieri di Fratelli d’Italia, Cinzia Fabrizi e Marco Cecconi. “Il sindaco che invita i vigili urbani a fare i cecchini – ha detto l’ex assessore Fabrizi – non è l’affermazione in un bar che un passante fa, non è una battuta da Talk Show, è una affermazione che fa il sindaco che, fra l’altro, si è tenuto la delega per la Polizia Locale, quindi è anche il responsabile diretto. Quindi se lui dice che i vigili da Palazzo Spada devono sparare (a chi mette i piedi nelle fontane) …..valuteremo, io non credo che un sindaco si possa permettere di dire qualunque cosa e di invitare i vigili urbani a fare qualsiasi cosa”.
“Quando tu affermi che le bancarelle del mercatino sotto Palazzo Spada non ci devono stare per una questione di decoro, fai un’affermazione classista, fascista e razzista – ha detto il consigliere Cecconi – e ci dovresti pensare 100 volte prima di farla. Immaginate – ha detto ancora Cecconi – se un esponente di Fratelli d’Italia avesse detto, ad esempio, che era bene che qualche cecchino si appostasse per …o immaginate se un esponente di Fratelli d’Italia avesse detto che per il decoro sotto Palazzo Spada queste bancarelle non ci dovevano stare. Immaginate quello che ci avrebbero detto contro”.
E sempre da un esponente di Fratelli d’Italia, la consigliera Elena Proietti, ex assessore allo sport e al turismo, è arrivato l’attacco più duro alla giunta Bandecchi. “Io credo, al di la del caso specifico di violazione delle norme e dei regolamenti da parte della presidente consiglio, che questa atteggiamento sia generalizzato e il problema è proprio questo – ha detto la Proietti – perché si sta andando verso una deriva antidemocratica molto pericolosa ed è chiaro che le minoranze devono dare un segnale per non far sì che questi comportamenti diventino la normalità, questa non è la normalità. La normalità è la convocazione del consiglio comunale, la normalità è che le commissioni non vengano trattate come una seduta inutile, la normalità non è che una maggioranza, eletta dai cittadini, sia una dittatura, una oligarchia, non può dire, siccome ha vinto le elezioni, di fare come gli pare, perché ci è stato detto anche questo più e più volte. I consiglieri di minoranza che rappresentano tanti cittadini hanno il diritto di fare domande e la giunta ha il dovere di rispondere e la presidente ha il dovere di convocare il consiglio comunale”.
Fin qui il consiglio comunale è stato convocato una sola volta (il 6 luglio), a parte la seduta inaugurale della consiliatura con la convalida degli eletti. Si è appreso questa mattina che la presidente Francescangeli ne ha convocato uno per il 1 agosto. Al momento non è dato sapere se la mozione di sfiducia verrà discussa in quella data quando si affronterà la vicenda del diverbio fra il sindaco e il responsabile della comunicazione della giunta (oggetto della richiesta del consiglio straordinario da parte del centrodestra).
“Il consiglio straordinario – ha ribadito Francesco Ferranti (Forza Italia), ex presidente del consiglio comunale – è un diritto che viene riconosciuto a un quinto dei consiglieri assegnati, per legge nazionale, ancor prima del regolamento comunale, e si deve tenere entro 20 giorni dalla richiesta. La presidente invece ci ha fatto sapere che l’avrebbe convocato oltre questo termine”. Anche in altri atteggiamenti si manifesta – ha aggiunto Ferranti – “la volontà di comprimere la facoltà di rappresentanza dei consiglieri eletti, di limitare i loro diritti e di limitare il dibattito su molte tematiche e il confronto politico”.
Da qui discende la mozione di sfiducia.
“Se la forma non è rispettata – ha aggiunto il consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Pastura – è evidente che sarà viziato anche il contenuto dei consigli comunali ma anche dell’agire amministrativo. La denuncia che noi oggi facciamo parte dalla forma ma va diretta al contenuto”.
“Non ci possiamo abituare – ha sottolineato ancora Cinzia Fabrizi – a un sindaco che offende il consiglieri comunali, che offende il segretario comunale, non può diventare questo la normalità dei rapporti, non può passare questo comportamento. Il sindaco non può essere il padrone che decide se rispettare le regole, il rischio è molto grave”.
“Per Alternativa Popolare – ha concluso Marco Cecconi – parlare di consiglio comunale è una noia. E’ la democrazia applicata, come la definisce Bandecchi”.