Nel tardo pomeriggio di mercoledì, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Terni hanno tratto in arresto, per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e porto di oggetti atti ad offendere, un 26enne egiziano, regolare sul territorio nazionale, gravato da precedenti.
Dopo una segnalazione giunta alla Centrale Operativa per la presenza di una persona che infastidiva gli avventori di un bar di Corso Tacito, una pattuglia dell’Arma è intervenuta in zona, insieme ad un equipaggio della Polizia Locale, intercettando un giovane corrispondente alla descrizione all’altezza dell’incrocio con via Faustini.
Alla richiesta dei documenti, l’uomo, apparso in evidente stato di ubriachezza, ha iniziato ad inveire e minacciare di morte i militari, avvicinandosi in modo aggressivo, come a cercare uno scontro fisico.
Nonostante le reiterate esortazioni a tranquillizzarsi e a consentire l’identificazione, il giovane non ha mutato condotta ed anzi ha lasciato intendere di avere con sé un’arma e di essere pronto ad estrarla, inducendo così i militari ad immobilizzarlo dapprima con l’utilizzo del taser (la pistola ad impulsi elettrici in dotazione) e poi con le manette.
Sottoposto a perquisizione, lo straniero è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 17,5 cm con lama appuntita di 7,5 cm, sottoposto a sequestro, che era occultato dietro la schiena, tra la cinta e i pantaloni, proprio dove aveva portato la mano quando si era scagliato contro i militari.
Pertanto il giovane è stato tratto in arresto e tradotto nel carcere di vocabolo Sabbione in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto nella mattinata di ieri, all’esito del quale il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.