Buone nuove sul versante della qualità dell’aria. L’analisi dei dati forniti dalla rete regionale di monitoraggio dell’Arpa Umbria, infatti, indica una situazione nel complesso positiva per quanto riguarda il 2019. Per la prima volta, dopo diversi anni, non sono stati superati i 35 sforamenti. A Terni il nichel per tre anni consecutivi è sotto il valore limite. E la situazione è addirittura migliorata nel corso della fase uno del Lockdown.
È quanto emerso dalla relazione annuale e dallo studio “Qualità dell’aria ed emergenza Covid-19 in Umbria” presentato nella sala convegni dell’Agenzia a Terni. Il lavoro ha analizzato il rapporto tra il blocco delle attività antropiche dovuto all’emergenza sanitaria e la sua incidenza sulla qualità dell’aria. Nel periodo marzo, aprile, maggio le polveri sottili PM 10 e Pm 2,5 non hanno risentito in maniera evidente del blocco delle attività. Fino al 31 maggio, infatti, i dati sono rimasti su valori bassi, mediamente al di sotto della norma, ad eccezione della settimana 6/13 aprile e nei giorni 14/15 maggio, quando si sono verificate leggere intrusioni di polveri sahariane.
Nel periodo marzo-aprile, invece, le misure anti-Covid hanno ridotto sensibilmente l’inquinamento da traffico. A maggio, con la ripresa graduale delle varie attività, i parametri sono risaliti parallelamente al traffico veicolare. Confrontando comunque le concentrazioni medie dei mesi marzo-maggio degli anni 2015/2019 con le concentrazioni medie del 2020 negli stessi mesi, si registra una notevole diminuzione dei parametri soprattutto nelle stazioni urbane da traffico.
Per quanto riguarda i metalli i risultati ottenuti hanno evidenziato una drastica diminuzione nella conca ternana, dove le concentrazioni di cromo, nichel, piombo, rame e molibdeno hanno seguito le varie fasi di attività dell’Ast. Questi dati confermano la correlazione diretta ed immediata tra alcuni metalli nel PM10 e l’attività del sito siderurgico.
Per quanto riguarda la combustione delle biomasse, ossia il riscaldamento, nel periodo marzo-maggio si è rilevato un andamento in controtendenza con i dati del traffico e dell’industria. C’è stato, infatti, un aumento di concentrazione di Levoglucosano e Benzo(a)pirene che corrisponde ad una maggiore combustione domestica per l’abbassamento delle temperature e l’obbligo di restare a casa.
Infine il direttore di Arpa Umbria Luca Proietti ha voluto ricordare il trasferimento legale della sede direzionale dell’Agenzia a Terni.
“Sarà una grossa responsabilità per me e tutti i miei collaboratori, ha detto, ma è una notizia buona soprattutto per il territorio dove le criticità ambientali sono molto sentite da tutti i portatori di interesse”.
Presenti alla conferenza anche l’assessore regionale all’ambiente Roberto Morroni, che ha evidenziato “la valenza strategica dell’Arpa per la Regione che vede nella sostenibilità ambientale un architrave su cui poggiare lo sviluppo futuro dell’Umbria” e il sindaco di Terni Leonardo Latini che ha sottolineato l’importanza di “affrontare con le giuste prospettive problemi che la città ha da troppo tempo”.