Cgil e Federconsumatori di Terni in campo in difesa della sanità pubblica, del diritto alla salute, per dire basta alla lunghissime liste di attesa e laddove sono garantite le cure che non lo siano a cento di chilometri di distanza. Sì perché non è possibile che per tenere sotto controllo una maternità a rischio obesità si debba finire da Terni a Gualdo Tadino o che un anziano, per un esame, da Terni si debba recare a Umbertide.
E sono ben 25 mila le prestazioni in lista di attesa nella provincia di Terni. Un dato scoraggiante nonostante il piano di rientro tentato dalla regione Umbria e che spinge , chi lo può fare, a ricorrere al privato.
A Terni poi c’è anche la questione dell’ospedale obsoleto con la necessità ci costruirne uno nuovo. “La regione si è limitata a degli annunci – ha detto il segretario della Cgil di Terni Claudio Cipolla – senza prevedere nel piano regionale sanitario tempi, risorse e, soprattutto , progetto di quando e come fare l’ospedale di Terni. Un progetto – ha aggiunto Cipolla – che deve essere fatto in tempi rapidi e secondo noi della Cgil il nuovo ospedale deve essere costruito dove sta l’attuale Santa Maria che preveda anche la riqualificazione del quartiere”.
Sul progetto che avrebbe quasi pronto il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, Cipolla non si è sbilanciato: “non ne siamo a conoscenza – ha detto – immaginiamo che quando avrà le idee chiare e un progetto fattibile convocherà le organizzazioni sindacali e vedremo se il suo progetto corrisponde a quello che, da tempo, non solo la Cgil ma anche la Cisl e la Uil, hanno chiesto rispetto agli investimenti sulle strutture ospedaliere”.
“La campagna Stop alle liste di attesa – annuncia il segretario provinciale di Federconsumatori Franco Todaro – è già iniziata il 1 luglio. Noi accogliamo le istanze dei cittadini che possono contattarci direttamente nella nostra sede oppure scriverci i loro problemi per email, [email protected]. , poi da settembre avremo anche un banchetto in piazza, almeno una volta alla settimana. E importante che i cittadini segnalino disservizi e disagi”.