“Nell’ex lanificio Gruber, o meglio in quello che ne rimane tra cumuli di rifiuti e sporcizia, in completo abbandono, preda di vandali e ladri (qualche anno fa fu saccheggiato delle ottocentesche colonne di ghisa) si entra fin troppo facilmente (il catenaccio al cancello e’ lento!) e qui si sosta e si dorme tra siringhe, resti di cibo e immondizia; a due passi dalla sede della Questura… e pensare che quel luogo appartiene alla storia identitaria industriale della città.”
Lo sostiene l’associazione Terni Città Futura che sottolinea, “sono passati vent’anni dai primi progetti per trovare una nuova destinazione per quegli spazi, negli anni si è parlato di centro polivalente, di cittadella del sociale, fino ad alloggi per single, separati e categorie speciali con una parte di edilizia privata. Tutto bloccato per la bonifica di cui necessita prima di ogni cosa. In quel terreno idrocarburi pesanti (gasolio, peci, asfalti, paraffina solida) residui dell’attività della fabbrica. Proprio per questo – aggiunge TCF – l’area dell’ex lanificio Gruber è giustamente inserita nell’elenco dei siti di interesse nazionale (SIN) insieme all’ex discarica di Papigno e quindi inserita nel programma nazionale di bonifica delle aree inquinate.
PICCOLA CRONISTORIA
Scrive Terni Città Futura: “nel lontano 2001 venivano stanziati circa 8 milioni di euro proprio per il sito SIN Terni-Papigno. Nel 2009 sono state aggiunte ulteriori risorse comunali per la bonifica di alcuni siti contaminati tra cui proprio l’ex Gruber. Il Comune stipulò poi una convenzione con altri enti. Nel frattempo nel 2012 con una delibera di Giunta si decise di svincolare l’area ex Gruber (interna al SIN) dalla convenzione del 2009. Mai nessun intervento è stato effettuato nè sembra ce ne siano di imminenti. Solo annunci elettorali, uno a pochi mesi dalle elezioni comunali del 2014. In un piano di interventi per le aree verdi, finanziato in parte con dei fondi derivanti dalle sanzioni amministrative ambientali per abusivismo edilizio, venivano citati interventi anche all’ex Gruber con ulteriori finanziamenti pubblico-privati. Progetti rimasti sulla carta mentre quell’area, dismessa dagli anni 40, è in un pericoloso stato di degrado e abbandono.”
RIECCO PISTOIA
” Intanto scopriamo che altrove ad esempio a Pistoia (una città a caso!?!?!) gli spazi delle ex officine San Giorgio in zona prossima al centro città , bonificati e riqualificati ospitano una tra le più belle, moderne ed eccellenti biblioteche pubbliche”.