“Terni in genere è una città solidale però per quanto riguarda la donazione del sangue forse è un po’ moscia, le donazioni potrebbero essere di più”. Lo ha detto il dr. Augusto Scaccetti responsabile del Servizio Immuno-Trasfusionale dell’ospedale di Terni a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di sensibilizzazione promossa da AVIS.
“Foligno – aggiunge Scaccetti – che ha la metà degli abitanti di Terni, dona il doppio di Terni, che si comporta come una città del Sud. Donare il sangue, fare qualcosa per il prossimo – sostiene ancora Scaccetti – aiuta lo spirito e si fa senza rischi e, in più, aiutando la propria salute perché con i controlli periodici possiamo verificare l’andamento della salute di chi dona”. “Venite a trovarci” è l’appello del responsabile dei SIT dell’ospedale ternano.
A Terni in un anno si raccolgono 5 mila sacche di sangue, all’ospedale di Terni per soddisfare il fabbisogno ne mancano tra le 500 e le 600 che devono essere acquistate in altre realtà, con un aggravio di spesa, dunque, per la sanità locale.
All’incontro con gli organi di informazione erano presenti il vice presidente della provincia di Terni Gianni Daniele, il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, la responsabile del SIT di Usl Umbria 2 , la dottoressa Marta Micheli e il presidente di Avis regionale, Enrico Marconi.
“Abbiamo deciso di riprendere la campagna C’è bisogno di te, già iniziata negli ospedali di tutta l’Umbria, e portarla casa per casa perché come provincia di Terni abbiamo bisogno di donatori, donatori che sono diminuiti e ognuno di noi può fare la propria parte per evitare che le sale operatorie si possano bloccare. Quindi nel mese di ottobre lanceremo C’è bisogno di te per sensibilizzare ogni cittadino a diventare donatore”. Lo ha detto il presidente provinciale di Avis Leonardo Mariani.
C’è bisogno di più donatori perché, per vari motivi, quelli che ci sono hanno diminuito il numero delle loro donazioni. “Le donazioni negli ultimi 10 anni sono passate da 2,5/3 a 1,3 annue per donatore – specifica Mariani – abbiamo riscontrato che c’è stato un forte calo dopo il covid, c’è dunque bisogno che ognuno faccia la sua parte anche con una semplice donazione all’anno”.
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