E’ stato arrestato questa mattina, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari, un albanese di 34 anni, già in passato segnalato all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti e contro la persona. L’arresto è stato disposto dal GIP di Terni su richiesta della Procura della Repubblica ternana ed è scattato a seguito di un’accurata indagine, partita dopo la conclusione dell’operazione antidroga della Polizia di Stato “Caronte”, del 16 febbraio scorso, quando la Squadra Mobile ha eseguito 9 misure cautelari – 6 in carcere e 3 ai domiciliari – nei confronti di altrettante persone responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare sono stati acquisiti ulteriori elementi che hanno riguardato proprio l’albanese che si ritiene abbia adibito, o comunque consentito, da gennaio a dicembre 2020, un locale pubblico di via Lanzi (tra i principali della movida ternana ed abitualmente frequentato dagli indagati dell’operazione antidroga), a luogo di convegno di persone che all’interno facevano uso di cocaina.
Dalle dichiarazioni degli avventori, infatti, è emerso come questi consumassero cocaina nel bagno del locale in quanto l’indagato, gestore di fatto dell’attività, era consapevole di quanto avvenisse, sostengono gli investigatori, o comunque lo tollerava. Per i clienti abituali e non solo le persone coinvolte nell’operazione “Caronte”, ma anche molti giovani ternani, quel posto era il loro “porto sicuro” dove consumare indisturbati cocaina, dopo averla comprata nei pressi, praticamente a km 0. Il locale in questione, che di fatto risulta di proprietà di un’altra persona, è stato sottoposto a sequestro preventivo penale, su richiesta del Pubblico Ministero, applicato per la prima volta a Terni.