Il gip di Terni ha convalidato il fermo di Samuel Obagbolo, nigeriano di 26 anni, per l’omicidio di Ridha Jamaaoui, tunisino di 39 anni, colpito con calci e pugni in seguito ad una lite avvenuta nella notte tra domenica e lunedì a Borgo Bovio.
Il giudice ha quindi disposto per lo straniero la custodia cautelare in carcere.
Nell’udienza di convalida, in video collegamento dal carcere di Spoleto dove è attualmente detenuto, Obagbolo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Per il giudice “allo stato delle indagini si ritiene provato che Obagbolo si sia reso responsabile della morte di Jamaaoui”.
Il gip ritiene “accertato con elevata verosimiglianza che l’indagato la sera del 27 novembre” si trovasse con il ciclista urtato da un automobilista italiano, episodio dal quale era poi scaturita la lite.
Nell’ordinanza si ritiene “ragionevolmente” casuale l’arrivo del tunisino “conoscente” dell’automobilista e che risulta “domiciliato non distante dal luogo dei fatti”, “facendo da paciere nella discussione”.
In seguito a una “lite accesa” – sempre in base alla ricostruzione del gip – con il fermato, la vittima e l’italiano risalivano in auto cercando di allontanarsi, ma l’indagato (in base a una testimonianza agli atti) “trascinava con violenza fuori” dalla vettura “e lo picchiava fin tanto” che il tunisino non era riuscito a fuggire inseguito da Obagbolo.
Altri testi – secondo il gip – hanno quindi assistito “all’epilogo tragico” dell’aggressione, con la vittima colpita da calci e pugni da uno straniero “con felpa bianca”.