Abusando dello stato di malattia e di sofferenza di un 65enne domiciliato nella loro abitazione, gli hanno fatto accendere un finto mutuo di poco inferiore ai 10.000€ trasferendo poi la somma nei rispettivi conti correnti, equamente ripartita. Protagonisti V. C. ternano di 30 anni nato già sottoposto alla misura della detenzione carceraria presso la Casa Circondariale di Terni e A.J. ternana di 27 anni già nota alle Forze dell’ordine.
La truffa, durata alcuni mesi, è stata architettata dopo che la coppia è stata presentata all’uomo, bisognoso di qualcuno che lo sostenesse nei lavori di casa e nelle attività ordinarie. Hanno, quindi, iniziato ad aiutarlo amichevolmente nelle faccende domestiche e carpitane la fiducia, lo hanno convinto ad accendere il finto mutuo con periodici versamenti di denaro, che finiva nelle loro tasche. Entrambi sono stati arrestati: lui è in carcere e lei ai domiciliari.
I Carabinierie tutte le Forze di polizia, sensibili da sempre ai cambiamenti della società, spiega una nota della caserma di via Radice, devono sempre più soventemente confrontarsi con le problematiche di una popolazione sempre più anziana, la cui categoria è caratterizzata da alcuni fattori di vulnerabilità (per esempio oltre l’età anagrafica, il minore vigore sia fisico che mentale ed una forte necessità di comunicare e di relazionarsi) che la rendono assai facile preda di criminali senza scrupoli. Non da ultimo, è importante sottolineare che l’anziano che subisce una truffa, oltre che essere vittima del reato, affronta (cosa soventemente dolorosa) il trauma psicologico di non sentirsi più adeguato o addirittura troppo ingenuo. Per tutti questi motivi lo sforzo dell’Arma dei Carabinieri e di tutte le altre Forze di polizia, è massimo ed è volto alla prevenzione ed alla repressione di tali vergognose condotte criminali che devono e potranno sempre essere denunciate presso i Comandi Stazione Carabinieri sparsi sul territorio.