“Oggi ho registrato un bambino e sono stato contento di averlo registrato come cittadino ternano. La sua famiglia è una famiglia composta da due mamme. Sono felice che questo bambino sia nato a Terni 5 giorni fa”.
Lo ha annunciato il sindaco di Terni Stefano Bandecchi che, in questo modo si mette sulla stessa linea dei sindaci di centro sinistra, dal sindaco di Milano Beppe Sala e quello di Roma Roberto Gualtieri.
I riconoscimenti vengono fatti a tutela dell’interesse dei bambini all’avere due genitori.
“Non spetta a me entrare in disamine di tipo ideologico e forse neanche di tipo giuridico – ha dichiarato Bandecchi – ho affrontato il tema con pragmatismo, mosso dall’intento di dare risposte concrete a problemi reali, che riguardano due mie concittadine e che più in generale riguardano il diritto alla cittadinanza e alla famiglia di un minore. Ho semplicemente voluto tutelare quel minore perché senza iscrizione allo stato civile vengono meno nei suoi confronti tutti quei diritti che sono, giustamente, assicurati ad ogni altro bambino, dall’assistenza sanitaria, alla identità, alla famiglia.
Se quel bambino fosse nato all’estero, sarebbe stato trascritto dall’ufficiale di stato civile senza alcun problema, ma – nato in Italia – viene a trovarsi in un vuoto normativo che mi auguro il legislatore colmi quanto prima, come auspicato dalla stessa corte costituzionale.
Io ho inteso procedere nella direzione che altri sindaci hanno voluto con coraggio intraprendere, mi limito a citare i sindaci di Milano, di Padova e di Savona.
Oggi ho proceduto, nel mio studio, alla firma alla presenza delle due mamme alle quali auguro serenità, benessere e soprattutto di godersi la propria famiglia. Il loro progetto di famiglia merita rispetto, condivisione e rappresenta una ricchezza per la nostra città. So che il compito genitoriale è diventato per tutti non semplice e che occorrono tanta attenzione, tenacia e amore”.
“Oggi Terni ha un nuovo cittadino ed è una città più bella e accogliente – haa commentato su Facebook l’ex consigliere comunale Alessandro Gentiletti – Il sindaco, che è ufficiale dello stato civile del nostro comune, come ha annunciato poco fa sul suo canale Instagram, ha registrato il figlio di due donne. Ha dato seguito e concretezza all’impegno preso quando scelse di patrocinare il Pride. Un fatto concreto che garantisce il diritto di un bambino a non essere discriminato e il diritto alla felicità di una famiglia. Alle sue mamme congratulazioni e al piccolo benvenuto nella nostra città”.
“Bene! I diritti sono un patrimonio dell’intera società e non solo di chi se li vede riconosciuti o negati – commenta Luca Montali, presidente dell’associazione LGBT , E se domani Terni.
Ringraziare parrebbe doveroso, e siamo grati. Ma in realtà dobbiamo dire grazie soprattutto a chi dal lontano Stonewall ha lottato o sta lottando ancora, in tutto il mondo.
In Italia la strada per il riconoscimento del matrimonio paritario, quella per il riconoscimento degli figli nati da gestazione solidale, e della legge sull’omobilesbotransfobia, misoginia e abilismo è ancora lunga ed ardua. L’odio sociale, il bullismo nelle scuole e negli ambienti di lavoro, le discriminazioni e l’esclusione sono ancora ben presenti nel tessuto sociale, anche ternano, fomentati da una certa classe politica e di governo che cerca capri espiatori alla propria banale nullità. Il fondamentalismo religioso ultracattolico sta trovando forme di finanziamento pubblico per fare proselitismo nelle strutture pubbliche, il vergognoso tentativo di mettere mano alla 194 ne sono un chiaro esempio.
C’è molto lavoro da fare, ancora. Siamo qui per farlo e lo faremo”.
QUANDO IL VICE SINDACO RICCARDO CORRIDORE DISSE CHE ERA PRONTO A TRASCRIVERE I NOMI DEI FIGLI DI COPPIE GAY