Nell’ambito degli intensificati servizi di controllo sul territorio disposti dal questore di Terni Luigi Mangino al fine di contrastare la realizzazione dei reati predatori, la Squadra Volante nella serata di sabato ha arrestato un albanese colpito da ordine di carcerazione.
L’uomo, al momento del controllo, ha consegnato agli agenti un documento in cui risultava aver acquisito il cognome della moglie; tuttavia, i poliziotti hanno approfondito gli accertamenti risalendo alla sua originaria identità e hanno constatato che era destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a 7 anni di reclusione.
Lo straniero era ricercato a seguito della denuncia di una “madre coraggio” che si era rivolta alla Squadra mobile di Terni per far arrestare gli spacciatori di suo figlio, tra i quali c’era lui, dopo che per mesi aveva pagato i debiti del ragazzo che era entrato nel giro della cocaina.
La donna era arrivata ad attingere ai suoi risparmi e a vendere oro e gioielli e perfino la sua auto per saldare i debiti del figlio, ma le richieste di denaro da parte degli spacciatori non finivano mai, finché lei, esasperata, si era rivolta alla Polizia.
I poliziotti della Mobile avevano già da tempo rintracciato e arrestato tutti gli spacciatori coinvolti nella vicenda tranne l’albanese, che nel frattempo si era reso irreperibile ed era tornato nel suo paese d’origine per cambiare il suo cognome con quello della moglie, pratica regolare, ma che non gli ha evitato l’identificazione in Italia.