Una iniziativa pubblica ieri pomeriggio è stata organizzata nella sala consiliare di Palazzo Spada dal Circolo Verde Ambiente e Società, da Europa Verde, dal comitato disabili-lavoro e dal WWF. Al centro dell’iniziativa la situazione della sanità pubblica a Terni e le questioni ambientali.
“Si sta andando verso uno smantellamento della sanità ternana e umbra – ha ribadito Pierluigi Rainone del Circolo Verdi Ambiente e Società di Terni e Narni – daremo voce ai ternani che non ce l’hanno i quali potranno denunciare tutte le criticità attraverso dei moduli che saranno messi a disposizione con i quali potranno chiedere alla USl Umbria2 un risarcimento del danno subito”.
Ad allarmare Rainone , che ha ripreso una nota del Movimento 5 Stelle, anche la questione ambientale con “la concentrazione di metalli pesanti nell’aria e al suolo a Terni che supera quella di Perugia di ben 130 volte”.
E’ poi intervenuta Francesca Arca, la portavoce di Sinistra-Europa Verde: “Diritto alla salute – ha detto – significa anche monitoraggio continuo e completo e così non è visto che con l’emergenza pandemia la regione ha disattivato il registro tumori condannando molti cittadini alla morte per cancro di vari tipi. Senza una documentazione è impossibile risalire alle cause che scatenano queste malattie oncologiche. Noi ci siamo già opposti al piano regionale dei rifiuti – ha detto la Arca – che prevede a Terni un impianto di essiccazione fanghi e anche un inceneritore che non si costruirà più a Stroncone ma sarà realizzato lo stesso a Terni. Oltre alla petizione per la riattivazione del registro tumori ne abbiamo promossa un’altra a livello europeo contro il piano regionale dei rifiuti. Ci aspettiamo che il commissario europeo all’ambiente (Sinkevicius, ndr) ci dia una risposta. Lo stiamo anche incaricando di prendere in esame l’alto inquinamento di Terni di metalli pesanti (cromo e nichel)”.
“Il WWF di Terni e il circolo VAS – ha detto Giuseppe Rinaldi del WWF di Terni – sono i promotori del ricorso al Tar contro la realizzazione dell’impianto di essiccazione fanghi che è previsto in via Vanzetti, in prossimità del centro abitato, accanto a un’industria alimentare, a 500 metri da una scuola e attività commerciali. Ci siamo rivolti al Tar contro la determina dirigenziale che non prevede l’assoggettabilità dell’opera alla Valutazione d’Impatto Ambientale. E’ necessario – ha sottolineato Rinaldi – che nella Conca ternana non venga più realizzato nessun tipo di progetto di trattamento rifiuti, si tratterebbe di attentare ulteriormente alla salute dei cittadini”.
Maria Grazia Mechelli del Comitato disabili-lavoro ha posto l’accento sulle difficoltà che incontrano i ragazzi malformati a entrare nel mondo del lavoro. “Non viene data dignità a questi ragazzi – ha detto – un genitore fa tanta fatica a portare il proprio figlio a una certa normalità poi si scontra con le istituzioni che sono latitanti. Niente assistenza, siamo abbandonati. Per questi ragazzi non viene fatto alcun percorso formativo, non viene applicata la legge 68 sul diritto al lavoro dei disabili. Vorremmo confrontarci con l’amministrazione su questi temi”.