La loro ambizione è quella di farlo conoscere, di porlo tra i migliori d’Italia. E così una associazione, “La Tribù in movimento” di Terni sta proponendo, dal 2019, il Cammino di San Valentino, un percorso che si snoda attraverso i moti della spiritualità, che si fanno d’intorno a Terni. Un po’ fede, po’ movimento, un po’ bellezza dei luoghi, un po’ tradizione, un po’ turismo, un po’ promozione. A farne parte è un gruppo di persone di varia estrazione, amministratori pubblici, guide escursionistiche e naturalistiche, insegnanti, studiosi della figura di San Valentino, appassionati ed esperti di pellegrinaggi storici a livello nazionale ed europeo. Hanno costituito il Comitato promotore del Cammino di San Valentino, al quale ha aderito anche il CSEN-Centro Sportivo Educativo Nazionale e l’Asd “Tribù in movimento”, specializzata in trekking ed escursioni. Il Comitato, peraltro, vede il supporto dell’ISTESS di Terni, Istituto Studi Teologici Storico Sociali.
L’evento di domenica 12 febbraio comprende diciotto chilometri che vanno dalla Speco Francescano di Narni e passando per Collescipoli arriva sino alla Basilica di San Valentino con benedizione iniziale dei frati allo Speco ed accoglienza all’arrivo in Basilica.
Nel frattempo, l’Associazione ha già stampato un diploma di partecipazione su pergamena, monto elegante, e sta procedendo pure alla tracciatura dell’intero Cammino, adoperando pure le tecnologie moderne come l’ausilio di internet. Ovviamente, tutta la strada si potrà percorrere a tappe, sulla falsa riga del Camino di Santiago e della Via Francigena, che sono gli esempi che vogliono seguire a Terni.
L’associazione ritiene la passeggiata di domenica propedeutica al lancio del vero Cammino, quello che si snoda tra i paesi di Stroncone e Miranda con i loro santuari francescani, conventi, chiese, tratti montani, altopiani, castagneti e abbazie in rovina (San Benedetto in Fundis) per poi arrivare a Marmore con la sua Cascata (Balcone degli innamorati) e al lago di Piediluco (leggenda popolare della tentazione di San Valentino), fino alla Valnerina ternana con i borghi di Montefranco (area archeologica di Monte Moro), Ferentillo (museo mummie, San Mamiliano e abbazia San Pietro in Valle), Casteldilago e Arrone (Eremo Madonna dello Scoglio, Pieve di San Valentino), il paese-fantasma di Umbriano, il parco fluviale del Nera. Quindi si toccano i Monti Martani e la fascia olivata pedemontana intorno a Terni, con la chiesa della Madonna dell’Ulivo, la chiesetta montana di Sant’Erasmo, il borgo di Cesi (variante), l’eremo di Bernardino (Romita di Cesi), l’area archeologica di Carsulae, per poi proseguire verso il paese di San Gemini con le sue bellezze, le Gole del Nera, Narni (Narni sotterranea), il borgo di Itieli e la Croce di San Valentino, lo Speco francescano narnese, il borgo di Collescipoli con le sue chiese barocche.