Ieri sera, ad un convegno organizzato da Rotary e Lions Club è andato in scena un duello a distanza, sull’ospedale di Terni far il sindaco Stefano Bandecchi e la presidente di regione Stefania Proietti. La sanità, lo ricordiamo, è materia regionale.
Il sindaco ha esposto alla presidente un fatto che gli è capitato la sera del 10 marzo quando fu trasportato al pronto soccorso Sanderson Mendoza che era rimasto vittima di un incidente sul lavoro all’acciaieria: “c’erano 200/300 persone fra dentro e fuori la porta, un vero girone infernale e solo due medici in servizio. In quanto responsabile della sanità dei cittadini di Terni chiedo alla regione immediatamente 10 medici, la sera, al pronto soccorso, se non ci sono, vorrà dire che un giorno chiuderemo l’ospedale. vi ricordo che io come sindaco posso essere molto pericoloso perché sono io che mi occupo del benessere dei ternano”.
Duello a distanza perché la presidente non era presente a Terni ma collegata da Perugia.
La sua risposta è stata politica.
“Replico volentieri al sindaco, 10 medici hanno un costo annuale, non è che dopo un anno li mandiamo a casa e il pronto soccorso torna come prima, e non basta più il fondo sanitario nazionale a garantire la nostra sanità, da cinque anni”. Come a dire i soldi non ci sono e poi non dovrebbero essere i politici a decidere quanti medici devono stare in un pronto soccorso, per questo – ha aggiunto la presidente “basta chiedere ai direttori”.
Quanto al nuovo ospedale di Terni la presidente Proietti ha sottolineato che con la sanità commissariata “non si potrebbe più fare”. “Ci vogliono 500 milioni per il nuovo ospedale di Terni, e noi li troveremo”.