DI MICHELE ROSSI, CONSIGLIERE COMUNALE DI TERNI CIVICA
Il 27 Gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz-Birkenau scoprendo il suo campo di concentramento-sterminio liberando i pochi superstiti e rivelando l’orrore del genocidio nazista
✅ Anche Terni è stata sede di una piccola comunità ebraica con personaggi e luoghi di un insediamento lungo sette secoli di storia.
Questi alcuni passaggi.
✅ L’esistenza di una piazza denominata Giudea, raffigurata in tutte le vedute seicentesche della città e coincidente con l’odierna piazza Corona, talvolta ha fatto ritenere che anche a Terni prima del XVII
secolo sia esistito un ghetto o comunque un quartiere dove si concentrassero le abitazioni e le botteghe degli ebrei. Le origini del toponimo non sono note, ma è certo che gli ebrei ternani, fino alla loro espulsione, furono liberi di dimorare in tutti i sei rioni in cui era suddiviso il territorio urbano [ ‘ ]
✅ Nel 1569 si arrivò alla cacciata dallo Stato pontificio di tutti gli ebrei, esclusi quelli di Roma e di Ancona, con la conseguente
scomparsa di molte comunità tra cui quella di Terni.
✅ Fu solo con l’annessione dell’Umbria al Regno d’Italia che in città si riformò un nucleo stabile che al principio del Novecento contava una sessantina di persone. A tale rinascita concorsero ebrei emigrati da Roma (i Genazzano, i Di Segni, i Rouf, gli Sciunnach, i Coen, i Fornari, i Mieli, i Corcos, gli Spizzichino) e poi anche da Urbino (i Beer, I Coen, i Bemporad), da Ancona (gli Algranati, i Fuà, i Donati) e da altri comuni dell’Italia centro-settentrionale (i Del Sole, i Foà, i Padovani, gli Jenna, i Rietti).
✅ Nel settembre del 1938, a Terni vivevano una quarantina di ebrei. Con le leggi razziali furono espulsi; insegnanti e studenti vennero cacciati dalle scuole; dipendenti della Pubblica amministrazione e di aziende a partecipazione statale come la Società Terni furono licenziati.
Tra i ternani non ebrei non mancò chi solidarizzò con questi nostri concittadini ; chi invece appoggiò le persecuzioni; chi volse lo sguardo altrove. Con l’occupazione tedesca, dopo l’8 settembre 1943 gli ebrei residenti in città ormai erano meno di venti, fra i quali Adolfo Sciunnach e suo figlio Sergio, sopravvissuti alla deportazione in un campo di lavoro presso Monaco di Baviera. Invece non tornò Jone Coen, vissuta a Terni dal 1937 al 1941, arrestata a Firenze e morta ad Auschwitz.