È morto questa mattina all’ospedale di Terni il notaio Fulvio Sbrolli. Aveva 65 anni ed era malato da tempo. Era presidente del Consiglio notarile di Terni.
Il sindaco Leonardo Latini, a nome dell’Amministrazione comunale, ha inviato le più sentite condoglianze alla famiglia del notaio.
“Ricordo Fulvio Sbrolli, scrive il sindaco Latini, per la sua lunga attività notarile, per la sua grande professionalità e per la straordinaria correttezza e umanità”.
“Il gruppo consigliare della Lega – dichiara il capogruppo Federico Brizi – si unisce al cordoglio generale per la scomparsa del notaio Fulvio Sbrolli. Si tratta della scomparsa di un professionista di grande correttezza, competenza e senso civico, che per molti anni ha svolto la sua attività a Terni facendo sempre conoscere le sue doti professionali e umane. A nome di tutti i consiglieri comunali della Lega la massima vicinanza alla famiglia e ai suoi amici”.
Cordoglio per la morte di Sbrolli è stato espresso anche dall’onorevole Raffaele Nevi: “Sono profondamente addolorato per la morte di Fulvio Sbrolli – ha scritto l’onorevole Nevi – un protagonista anche della vita sociale della nostra città. Da sempre vicino ai valori liberali. Alla sua famiglia va la mia vicinanza ed il mio cordoglio”.
IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO DEL VESCOVO DI TERNI
Il vescovo, Mons. Giuseppe Piemontese, rattristato per la morte del dott. Fulvio Sbrolli, intende essere vicino alla consorte signora Margherita, alle tre figlie Marta, Flavia e Clelia, ai familiari e a tutti i componenti lo studio notarile. L’affetto e la stima per l’amico Fulvio si tramutano oggi in sentimenti di partecipazione per la comune perdita.
A nome della Diocesi esprimo la riconoscenza per la pluriennale partecipazione al Consiglio Diocesano per gli Affari Economici, dove emergeva il professionista competente e lungimirante e nello stesso tempo il cristiano generoso e illuminato, che operava per il bene della Chiesa.
Mi piace ricordare – aggiunge Mons. Piemontese – la visita pastorale, da me compiuta al Consiglio Notarile di Terni, Spoleto e Orvieto, che Fulvio organizzò con tanta cura e delicatezza.
La città di Terni perde uno dei suoi figli migliori: un generoso, discreto e incisivo artigiano di cultura, di civismo e del tessuto comunitario.
Ai familiari e agli amici indichiamo e assicuriamo il conforto della fede, della preghiera e del Vangelo, dove è possibile intravedere la tessitura del mistero umano, il senso della vita e della morte, che non è l’ultima parola di questa nostra esistenza.
Gesù disse a Marta: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». (Gv 11, 25-26).