Gli erano stati revocati gli arresti domiciliari per fine pena, dopo che aveva scontato 4 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione (oltre a 10.200 euro di multa), per cumulo pene per rapina aggravata, rapina, violazione legge sugli stupefacenti e danneggiamento. Dagli accertamenti effettuati dall’Ufficio Immigrazione, però, è emerso che l’uomo – un marocchino di 43 anni – non era in possesso di permesso di soggiorno e che, nel 2009, era stato arrestato dalla Squadra Mobile ternana per sequestro di persona. Inoltre a suo carico sono emersi altri numerosi precedenti di carattere penale, come tentato omicidio, rapina, violazione legge sugli stupefacenti, minacce e lesioni personali aggravate. Considerata la sua posizione irregolare sul territorio nazionale e i gravi precedenti, nei suoi confronti è stato emesso un decreto di espulsione in quanto persona pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, notificato dal personale dell’Ufficio Immigrazione, con accompagnamento immediato in frontiera. È stato accompagnato al Centro Permanenza e Rimpatrio “Corelli” di Milano in attesa del rimpatrio.
Invece, ad un albanese di 23 anni irregolare in Italia, fermato dalla Squadra Volante durante un controllo di routine, l’Ufficio Immigrazione ha notificato l’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.