È dello studio Amaa di Venezia il progetto vincente per la realizzazione del nuovo Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Un team di giovani rappresentati a Terni da Marcello Galiotto.
“Questo territorio, ha spiegato, per noi è un po’ la sintesi del nostro modo di progettare, di concepire e fare architettura. È un lotto molto complesso che ha a che fare con un pronao e una parte retrostante che ha a che fare con la città. Abbiamo cercato di semplificare il sistema costruttivo per permettere al progetto di essere realizzabile in tempi brevi e senza sprechi economici. La parte retro è composta da due grandi elementi: un elemento basso a misura della città e la torre scenica che svetta e in qualche modo cita il teatro di Genova di Aldo Rossi. L’architettura contemporanea ha a che fare con delle forme, spesso con un eccesso di formalismo, di parametrismo che a noi non stanno molto a cuore. Noi facciamo un’architettura per la città. Il muro della parte retrostante il Verdi è di mattoni di una misura particolare, fatti da una fornace particolare, posati senza giunto, mentre la torre scenica è in cemento armato rosso, lasciato a vista e sabbiato per avere una materia più rugosa. Poi è lucidato nella parte alta per avere una riflessione del contesto. Quindi c’è una prima parte che risolve il rapporto con la città e un elemento che si innesta, dal lato d’ingresso, dal lato del pronao, invece, si conserva tutto quello che c’è, le scale rimangono anche se vengono un po’ riconcepite creando un foyer d’ingresso. Mettere insieme tre grandi volumi, ha concluso Marcello Galiotto, è per noi la risoluzione del progetto”.
“Oggi è una giornata importantissima, ha detto il sindaco Leonardo Latini, perché poniamo, finalmente, solide basi e non chiacchiere per la ricostruzione di elemento imprescindibile non solo della cultura, ma della stessa comunità cittadina. Iniziamo a intravedere la concretizzazione della nostra idea di città – ha aggiunto – ovvero una Terni dinamica, ricca di servizi da offrire in un’area vasta, aperta alle sfide del futuro, anche – anzi direi soprattutto – in settori che nell’ultimo secolo l’hanno vista più indietro come la cultura, lo sport e il turismo. Il nostro obiettivo è rendere la città più attrattiva e Terni ha tutte le potenzialità per riuscire. In questa prospettiva si inseriscono tutti gli interventi che stiamo realizzando: il nuovo Palasport, la nuova rete di piste ciclabili e così via. Il nuovo teatro Verdi s’inserisce perfettamente in questa visione, in questo sogno, fatto di tante altre piccole e grandi cose, perché una città come la immaginiamo non può vivere senza il suo teatro. Dobbiamo riscoprire tutti insieme – ha concluso il sindaco Latini – l’orgoglio di essere cittadini di Terni, una città che ha radici antichissime e moderne allo stesso tempo”.
“Partiremo subito con la verifica dei requisiti soggettivi – ha affermato l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati – e presenteremo alla Sovrintendenza la proposta progettuale. Dopo la verifica, procederemo ad un confronto di dettaglio con il vincitore e chiederemo di completare il progetto per la fattibilità tecnico-economica entro trenta giorni; questo progetto dovrà quindi essere approvato con delibera di Giunta. Passaggio successivo da parte dell’amministrazione comunale sarà poi quello della determinazione a contrarre per l’affidamento della progettazione definitiva complessiva ed esecutiva del primo stralcio funzionale. Si procederà quindi all’affidamento dell’incarico per la verifica progettuale ad un soggetto qualificato esterno all’Ente. Per la redazione della progettazione definitiva ed esecutiva sono previsti 120 giorni. A questa seguirà la verifica da parte del soggetto esterno individuato entro 30 giorni, l’approvazione in giunta della progettazione esecutiva e la gara d’appalto per il primo stralcio funzionale. Ho voluto elencare tutti i passaggi perché, così come per il concorso che si è appena concluso – ha detto l’assessore Benedetta Salvati – sentiamo il dovere di applicare il massimo della trasparenza, nella restituzione alla città del suo teatro. Attualmente – come più volte chiarito anche in passato – abbiamo a disposizione 4.656.783 euro per il primo stralcio funzionale dei quali 2 milioni dal Mibac attualmente in fase di erogazione; 1milione 266mila euro come residuo del finanziamento regionale; 1milione 389 mila euro come devoluzione di mutui di Cassa Depositi e Prestiti. E’ chiaro che con il nuovo progetto finalmente definito, ha concluso Salvati, siamo già alla ricerca dei fondi per completare l’intervento e restituire alla città il teatro nella sua completezza”.