Presentato nella sala consiliare di Palazzo Spada il progetto sulla prevenzione e contrasto alla vendita e allo spaccio di sostanze stupefacenti dal titolo “Gioca la partita giusta. Dai un calcio alla droga”, finanziato attraverso un bando del Ministero dell’Interno. “Il progetto ha un approccio completamente normativo, multidisciplinare e soprattutto non riguarda solo il comune di Terni, ma l’abbiamo voluto estendere a tutta la zona sociale 10 (comprendente Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone.) Per la prima volta è stata costituita una cabina di regia permanente in cui le tutte le forze dell’ordine, l’Azienda Ospedaliera, la ASL, il Comune con l’assessorato al Welfare, la polizia locale, i servizi educativi, le politiche giovanili, hanno messo in campo una progettualità sociale. Il progetto, nel primo step, ha visto la costruzione di questa cabina di regia permanente multisciplinare che prevede un’azione su tutte le scuole – le terze medie – della città per formare e comunicare ai ragazzi su tutte le problematiche legate alle dipendenze. Sono stati fatti degli incontri proporreiutici prima di arrivare alla stesura del progetto con le associazioni, le famiglie e anche con la consulta degli studenti.” Le attività coinvolgeranno sia gli studenti che le famiglie, ma anche i docenti, attraverso incontri ed attività laboratoriali.
“Con questo progetto intendiamo non solo contrastare la dipendenza, ma prevenire, educando e supportando i giovani ed offrendo una sinergica collaborazione interistituzionale. Solo attraverso una forte coesione – ha evidenziato il sindaco Leonardo Latini – si possono dare quelle risposte necessarie affinché i temi della libertà, della legalità e della dipendenza siano affrontati nel giusto modo. Noi dobbiamo dare una mano alle nuove generazioni e progetti come questo sono importanti”. Anche perché a Terni il problema della droga è abbastanza pesante e coinvolge ragazzi sempre più giovani. “Noi abbiamo seguito l’anno scorso un’utenza complessiva di circa 1.100-1.200 persone – ha spiegato il responsabile del Serd Marco Cuccuini – perché ci occupiamo di varie dipendenze, non soltanto la dipendenza classica da stupefacenti, ma anche il gioco d’azzardo, la dipendenza senza sostanze, l’alcol e il fumo. A Terni la situazione è complessa perché sono molte le persone, anche giovani, che arrivano al servizio con tossicodipendenze cosiddette classiche, quindi da eroina e anche molte da cocaina. Di quest’ultima sta cambiando l’uso e sta diventando estremamente diffuso l’uso della cocaina sotto forma di crack, che esiste dagli anni ‘80, però ultimamente ha preso una notevole diffusione probabilmente per la riduzione dei costi, nel senso che la formulazione del crack costa molto meno della formulazione classica di altre sostanze.“