La sua posizione sul territorio nazionale era al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato di Terni da fine ottobre, da quando era stato emesso nei suoi confronti, dal Questore Bruno Failla, il DACUR, a seguito dell’offesa razzista durante la celebrazione della “Giornata delle Vittime del Mare” in Piazza della Pace, per ricordare la strage dei migranti del 2013.
I successivi accertamenti hanno evidenziato come la condotta dell’uomo – un albanese di 45 anni – avesse avuto un’escalation negativa negli ultimi mesi,con la commissione di diversi reati tra cui: lesioni, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, guida in stato di ebbrezza, atti persecutori, furto, danneggiamento, stalking.
Sempre a fine ottobre era stato arrestato dalla Polizia in flagranza di reato per atti persecutori, aggravati dall’uso degli oggetti atti ad offendere e di lesioni personali ed era stato nuovamente denunciato per la violazione del DACUR, quando aveva aggredito diverse persone con le quali aveva avuto dei dissidi.
Ad aggravare la sua posizione anche vari esposti da parte del condominio, con la segnalazione fatta in questura di condotte persecutorie minacciose nei confronti degli altri residenti dopo che gli avevano chiesto di tenere un comportamento più rispettoso e di spostare in un ambiente più adatto le galline che teneva in balcone.
Proprio a seguito di queste istanze, nei suoi confronti, la Divisione Anticrimine della Questura gli ha notificato la misura dell’Ammonimento del Questore per stalking condominiale, prima di accompagnarlo coattivamente al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Bari, in attesa del primo volo utile per il suo Paese, a seguito della revoca del titolo di soggiorno per pericolosità sociale.