I ternani hanno anzitutto hanno votato poco, meno della metà. Il 46,13% degli aventi diritto. Il 10% in meno rispetto alle precedenti europee del 2019 e l’11% in meno rispetto al primo turno delle amministrative di un anno fa. Il distacco della maggioranza della società (a Terni come ovunque) dalla politica sta diventando un fenomeno strutturale e sicuramente preoccupante perché poi, se si va avanti così, a decidere le sorti di un continente, di uno stato, di una regione o di un comune sarà una minoranza. Non è un bene per la democrazia.
Fatta questa doverosa premessa, proprio perché qualcuno verrà sempre eletto, un deputato europeo o nazionale, un sindaco o un semplice consigliere comunale, dai primi exit poll e dalle proiezioni sono iniziate le dichiarazioni , i commenti, di esperti, vincitori e vinti (se ci fossero, naturalmente).
I voti in libertà delle Liste civiche a Terni hanno ricomposto un quadro politico sostanzialmente diverso da quello emerso un anno fa, quando a sorpresa, al turno di ballottaggio, Stefano Bandecchi diventò sindaco. A pensarci bene nemmeno tanto a sorpresa perché è risaputo che su Bandecchi si sono riversati circa 6 mila voti del centro sinistra che lo hanno fatto vincere sul favorito candidato del centro destra Orlando Masselli.
Scomparse le Liste Civiche ci ritroviamo con Fratelli d’Italia primo partito (sfiori il 28%) e Partito Democratico a inseguire (quasi al 24%). I due partiti sono divisi da 1.500 voti. A distanza abissale tutti gli altri. A cominciare dal partito del sindaco inchiodato sotto il 10%. Per Alternativa Popolare un risultato davvero deludente a un anno dalla vittoria. Anche se ci si aggrapperà al fatto che appunto un anno fa, Alternativa Popolare prese solo il 6,90%. La parte più grossa la prese la Civica “Con Bandecchi per Terni”, 12,93%. Resta, di tutta evidenza, però, che dopo un anno di “buon governo” della città ci si potesse aspettare un risultato migliore.
I voti liberati dalle Civiche hanno premiato soprattutto FdI (+10% circa) e Pd (+9% circa).
Recupera la Lega che guadagna circa il 3% riscavalcando nel centro destra Forza Italia, che è andata maluccio rispetto al resto del paese ma che sostanzialmente ha confermato il risultato di un anno fa. Lontana dai fasti di 5 anni fa quando prese addirittura il 38,6%, la Lega , tuttavia, ha invertito la china pericolosissima dell’irrilevanza risollevandosi fino al 7% circa.
Buono, infine il risultato di Alleanza Verdi e Sinistra e del Movimento 5 Stelle che torna sopra il 10%.
Molto male Renzi e Calenda.
Centrodestra e centrosinistra, dalle urne di sabato e domenica , sono usciti alla pari. A fare la differenza sarebbero i voti di Bandecchi, Renzi e Calenda. Ma Bandecchi ha davanti a se 4 anni di governo della città (e 4 anni sono un tempo lunghissimo per ribaltare qualsiasi risultato).
I RISULTATI
FRATELLI D’ITALIA 10.631 VOTI 27,96%
PARTITO DEMOCRATICO 9.115 VOTI 23,97%
MOVIMENTO 5 STELLE 3.897 VOTI 10,25%
ALTERNATIVA POPOLARE 3.606 VOTI 9,48%
LEGA 2.652 VOTI 6,97%
FORZA ITALIA 2.344 VOTI 6,16%
ALLEANZA VERDI-SINISTRA 2.130 VOTI 5,60%
STATI UNITI D’EUROPA 1.165 VOTI 3,06%
PACE TERRA DIGNITA’ 987 VOTI 2,60%
AZIONE 981 VOTI 2,58%
DEMOCRAZIA SOVRANA E POPOLARE 297 VOTI 0,78%
LIBERTA’ 218 VOTI 0,57%
I VOTANTI SONO STATI 39.113 (IL 46,13% DEGLI AVENTI DIRITTO)
LE SCHEDE NULLE SONO STATE 827
LE SCHEDE BIANCHE SONO STATE 263
I VOTI ALLE LISTE SONO STATI 38.023