Opposizioni polemiche sul cambio di destinazione dell’ex Milizia che si trasformerà in un ostello per ospitare i famigliari in difficoltà economiche dei pazienti ricoverati nel vicino ospedale di Terni.
Il consiglio comunale di Terni ha approvato la nuova destinazione d’uso della ex Milizia. L’ATER ne farà un ostello per chi, in difficoltà, deve assistere i propri cari in ospedale
Secondo Francesco Filipponi capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Spada, “”la lungimirante gestione della struttura da parte della Regione, di Ater ed ora anche del consiglio comunale di Terni che ha acconsentito al cambio di destinazione d’uso è trasformare l’ex Milizia in un dormitorio e svendere le attrezzature al suo interno. Un edificio attrezzato – aggiunge Filipponi – con gruppi di continuità, postazioni predisposte per l’ossigeno, bio contenimento, con destinazione sanitaria e adeguato per ospitare centri di ricerca ad alto livello. Invece attraverso una scelta scellerata verrà trasformato in una struttura ricettiva per ospitare le famiglie dei presunti ricoverati all’ospedale di Terni. Presunti perché a causa di una devastante politica sanitaria regionale la mobilità attiva è oggi pressoché inesistente.
Quello che doveva essere il centro di ricerca delle cellule staminali dovrebbe, anziché essere valorizzato per lo scopo, magari in sinergia con l’università, sta praticamente per diventare un ostello, non si sa bene gestito come e a spese di chi, se dei cittadini o della sanità pubblica. Uno scenario quanto meno assurdo per l’ex Milizia, sia dal punto di vista della gestione sanitaria che sotto il profilo economico, considerando i costi necessari a riconvertire in dormitorio l’attuale struttura. Dopo i milioni di euro buttati per l’ospedale da campo (durante la pandemia, ndr) , ci sarà altro spreco di denaro pubblico per una struttura che doveva essere al sevizio della ricerca in campo sanitario. Ci chiediamo cosa avrebbero detto e fatto i partiti di centrodestra, attuale maggioranza in Umbria, se fossero stati all’opposizione di fronte a una simile gestione, di sicuro noi faremo i nostri passi per non disperdere un patrimonio di tale portata ed importanza per la sanità pubblica ternana”.
Thomas DeLuca, consigliere regionale 5 stelle, annuncia una interrogazione sulla vicenda dei locali della Ex Milizia.
“La destra – afferma De Luca – ignora il progetto dell’Azienda Ospedaliera di Terni di adeguamento a Centro dialisi per realizzare un ostello che costa il doppio di un hotel di lusso.
Nell’ottobre 2018 – aggiunge – l’azienda ospedaliera di Terni avanzò formalmente la richiesta, con tanto di approfondita relazione tecnica, di adeguare la struttura della Ex Milizia per realizzare un centro dialisi al fine di potenziare i servizi del nosocomio ternano. Con alcuni lavori edili sarebbe stato possibile adibire la struttura per effettuare terapie dialitiche con annessi spogliatoi e servizi igienici, realizzare un laboratorio analisi, poliambulatori e laboratorio per la preparazione di farmaci oncologici e laboratorio galenico. Il Comune di Terni espresse parere favorevole al progetto ai fini della compatibilità urbanistica-edilizia. Poi più nulla.
Proprio ieri, invece, il Comune di Terni ha votato la specificazione della destinazione d’uso su proposta della giunta regionale per la realizzazione di una struttura extralberghiera per familiari dei ricoverati presso il vicino ospedale. Meglio un ostello che costerà il doppio di un hotel di lusso piuttosto che un nuovo Centro dialisi e laboratori medici come richiesto nel 2018 dall’azienda ospedaliera di Terni con tanto di relazione tecnica?
Il Centro dialisi non lo chiediamo noi, ma l’azienda ospedaliera della città di Terni – precisa ancora De Luca – del resto le gravi carenze delle strutture sanitarie nel sud dell’Umbria, tra pazienti nei corridoi e reparti affollati, sono note da tempo. Eppure la richiesta arrivata sulla scrivania del Comune di Terni nel 2018 è stata completamente ignorata dall’attuale giunta regionale. Quali motivi hanno indotto la giunta regionale e la direzione di Ater a non tenere conto del progetto di adeguamento della ex Milizia in Centro dialisi dotato di laboratorio analisi, poliambulatori e laboratorio per la preparazione di farmaci oncologici e laboratorio galenico? Esiste un progetto che è caduto nel vuoto perché in quella struttura nuova, praticamente mai utilizzata nel periodo di emergenza più acuta della pandemia come invece più volte avevamo richiesto, la giunta Tesei ha deciso che bisogna spendere 5 milioni del Pnrr per tirare su un ostello.
Parliamo di 25 camere e relativi spazi funzionali che verrebbero a costare 5 milioni di euro del Pnrr. Un importo consistente se si tiene conto che secondo uno studio del 2019 di Horwath Htl, leader mondiale nella consulenza nel settore Hotel and Turism riportato dal Sole 24 Ore, per costruire un hotel di lusso ci vogliono circa 110 mila euro per ogni camera. Trattandosi nel caso specifico di 25 camere – conclude l’esponente 5 stelle – parliamo quindi di 2,5 milioni di euro, ovvero la metà di quanto la giunta Tesei utilizzerà attraverso i fondi del Pnrr per la riconversione in ostello della struttura”.