Nessun happy end, nessun matrimonio da celebrare prima del 14 e 15 maggio. Ammesso che ci sia stata veramente la volontà di celebrarlo, da ambedue le parti. Centrosinistra e Polo alternativo si presenteranno divisi alle elezioni fra poco più di un mese, a Terni. E, tanto per spargere un po’ di sale sulla ferita, il consigliere regionale 5 Stelle Thomas De Luca afferma che tutto ciò si è verificato nonostante “l’impegno di Tommaso Bori (Pd), Andrea Fora (Civici) e Federico Novelli (Psi) nel perseguire fino all’ultimo il nostro stesso obiettivo”.
“Prendiamo atto della scelta di non aderire alla nostra proposta di contratto per un’alleanza strutturale tra le forze alternative alla destra – scrive De Luca insieme ai referenti provinciali Tiziana Ciprini e Fabio Moscioni. Gli umbri hanno bisogno di un progetto serio e credibile contro una destra che sta devastando la regione. Per questo parte oggi il percorso del Polo alternativo verso le amministrative 2023 e le regionali 2024”.
“Di fronte alla nostra proposta di contratto di governo progressista per l’Umbria, non abbiamo avuto segnali – scrive il Movimento 5 Stelle – Abbiamo proposto una visione politica e metodi unitari da contrapporre a questa destra. Abbiamo fatto il possibile per perseguire l’unità nel campo largo del centrosinistra, chiedendo che le primarie fossero un metodo comune per tutta la regione con pari dignità di tutte forze politiche e che venissero rimossi i veti nei confronti del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di discutere anche figure proposte dal M5S. Rispettiamo la libertà di scelta dei partiti, ma prendiamo atto che il Movimento 5 Stelle è stato posto fuori dal perimetro di un ‘campo stretto’ che va da Azione a Sinistra Italiana. Non crediamo nei cartelli elettorali dell’ultimo minuto, ma nelle proposte credibili che abbiano al centro una visione unitaria e un perimetro valoriale intorno a temi come salute, beni comuni, lotta alle discriminazioni, lavoro, tutela dei diritti”.
Divisi, Polo alternativo e Centrosinistra, dunque, oggi alle amministrative e, molto probabilmente da quanto si intuisce, anche alle regionali del 2024.
A Terni il centrosinistra schiera il professor Josè Maria Kenny e il Polo alternativo il dottor Claudio Fiorelli.