Federico e la sua famiglia avranno un alloggio popolare. “Ce lo ha detto questa mattina l’assessore Enrico Melasecche che ci ha voluto incontrare dopo l’appello che abbiamo fatto l’altro giorno. Avremo, nel giro di poche settimane, un alloggio di emergenza abitativa che risponde al nostro caso di famiglia numerosa. L’assessore ha riconosciuto che la nostra situazione era davvero insostenibile e non era possibile non intervenire. La sua sensibilità fa onore all’assessore Melasecche”.
Melasecche ha incontrato questa mattina Federico e la moglie nella sede ternana della regione al Centro Multi Mediale eli ha personalmente rassicurati che il loro problema verrà risolto in breve tempo.
“Ho ricevuto la famiglia in difficoltà e in attesa da anni di un alloggio di edilizia residenziale sociale, affrontato positivamente l’aspetto usura ed ho approfondito la possibilità di assegnazione in emergenza abitativa – scrive in una lunga nota l’assessore Melasecche – Il sindaco di Terni Bandecchi può procedere. Sono in ferie, ma non mi sono certo tirato indietro di fronte ad una famiglia il cui padre è disperato e dichiara lo sciopero della fame perché non riesce più ad andare avanti. Ho accettato pertanto, tramite un amico della famiglia che mi ha contattato questa notte sui social, di riceverli nel mio ufficio a Terni, nella sede della Regione al Centro Multimediale. Una famiglia di cinque componenti, i due genitori e tre figli, in cui lavora solo la madre con un reddito modesto; il padre ed un figlio sono invalidi.
Ho ascoltato i loro problemi – aggiunge l’assessore -, li ho tranquillizzati, ho attivato tutto quanto era nelle mie possibilità. La situazione debitoria merita innanzitutto di essere messa sotto osservazione in quanto l’indebitamento fin qui accumulato è eccessivo per cui ho preso contatto direttamente con il Dott. Fausto Cardella, Presidente della Fondazione Umbria contro l’usura cui ho spiegato il caso. Si è posto subito a disposizione fissando un appuntamento con la famiglia per esaminare la natura della loro esposizione debitoria e valutare i vari tipi di interventi.
Quanto all’assegnazione di uno degli appartamenti di dimensioni adeguate, con cinque vani, non prima disponibili, che la Regione tramite l’ATER ha messo a disposizione da 7 mesi al Comune – precisa Melasecche – ho chiarito la situazione con ATER e gli uffici regionali. La procedura ordinaria di assegnazione tramite bandi è stata accelerata al massimo, con un emendamento alla legge N. 23/2003, indispensabile per riportare regolarità nella normativa. Verrà esaminato il 4 settembre dalla Commissione del Consiglio Regionale e poi nella seduta del 12 settembre verrà votato per cui i miei uffici invieranno immediatamente entro metà settembre il bando appositamente rimodulato a tutti i Comuni che potranno quanto prima pubblicare i propri bandi, nei termini previsti dalla legge.
Necessiterebbe tuttavia qualche mese – scrive ancora Melasecche – per giungere alla consegna alla famiglia che da tre anni ha diritto ad un appartamento di cui è risultata già assegnataria per punteggio dalla precedente graduatoria. Il Sindaco Bandecchi ha un potere notevole in questi casi di palese emergenza abitativa e può procedere, in collaborazione con ATER che è pienamente disponibile, alla consegna delle chiavi di uno degli appartamenti riqualificati e posti a disposizione del Comune. Gli uffici regionali mi confermano che, utilizzando la normativa sulla emergenza abitativa, tutto questo è possibile con casi analoghi affrontati positivamente da altri sindaci.
In mattinata ho ricevuto una telefonata dall’Assessore Maggi, Assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Terni – rivela Melasecche – che mi ha fatto piacere ricevere perché mi ha confermato la sua stima, affermando che l’attacco giornalistico non è frutto del suo sacco avendo già chiarito puntualmente fra di noi, nel confronto da me convocato giorni or sono, tutte le problematiche sull’ATER sollevate dal Comune, dalle multe che stanno arrivando all’ATER ma che ricadranno sui condomini cui compete l’ordinaria manutenzione delle aiuole dei loro stabili, all’iter in Consiglio regionale dell’emendamento di cui sopra. Sono fortemente perplesso sulle dichiarazioni di Maggi in ordine alle ricostruzioni giornalistiche che sarebbero state fatte ad arte di cui si dovrebbe occupare il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria.
Infine ho preso contatto con il Sindaco Bandecchi per metterlo al corrente della situazione, spiegandogli che, se aveva necessità, avrei potuto esporgli il caso, in modo da poter lui adottare tutti i provvedimenti necessari. La struttura della Direzione Governo del Territorio, con il Servizio regionale delle Politiche per la casa è ulteriormente a disposizione, se necessario, per un supporto tecnico.
Le Istituzioni – conclude Melasecche – devono collaborare e non possono soccombere di fronte a casi di ordinaria burocrazia. Questa famiglia ha un punteggio molto elevato, si trova in una situazione che sfido chiunque a dimostrare non sia di emergenza abitativa, con un indebitamento proporzionalmente molto elevato ed una situazione di fragilità evidente, quindi si proceda alla svelta alla consegna di uno degli appartamenti riqualificato e sfitto da mesi, evitando polveroni inutili, perdite di tempo ed ulteriori sacrifici alla famiglia”.