Bilancio di un anno di attività del consiglio comunale di Terni.
Lo ha tracciato il presidente del consiglio, Francesco Ferranti. “Sono state affrontate in modo positivo e costruttivo numerose criticità – ha detto Ferranti – con la volontà forte da parte dell’amministrazione di perseguire l’interesse pubblico con dei risultati che definirei apprezzabili. Faccio riferimento alla razionalizzazione delle partecipate, l’approvazione del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) e poi l’approvazione di numerose manovre di bilancio, il consuntivo 2017, il consuntivo 2018, il previsionale 2019/2021, il consolidato 2018.”
Ferranti ha sottolineato come questa amministrazione abbia “ereditato un dissesto finanziario dell’ente che in 70 anni di consiglio comunale non era mai avvenuto precedentemente. E’ chiaro, quindi, che chi amministra oggi si trova, dopo 18 mesi, a incorrere in problematiche che derivano da quell’evento eccezionale che è stato il dissesto finanziario.”
Sull’argomento che ha diviso molto, cioè la cessione da parte di ASM di quote detenute in SII in favore di ACEA, il presidente del consiglio comunale ha ricordato che “l’amministrazione ha ritenuto di sospendere quel provvedimento, per approfondire e ragionare con maggiore attenzione. Anche in questo caso credo l’amministrazione si sia mossa in modo scrupoloso e con senso di responsabilità.”
Sui cambi di casacca dei consiglieri (ben 18) Ferranti è piuttosto indulgente:”io li definirei cambi di casacca parziali, di questi 18, 15 rientrano sempre all’interno della maggioranza di governo. Io personalmente penso che non cambiare il partito in cui si è stati eletti sia la cosa migliore.”
Non è mancato un riferimento alla sua vicenda personale. In molti hanno messo in dubbio la sua permanenza in Forza Italia soprattutto dopo il ritiro della sua candidatura alle regionali. “All’interno di un partito ci possono essere punti di vista divergenti – ha detto Ferranti – non sempre questo significa che una persona intende cambiare partito. La mia posizione critica nei confronti di un altro esponente di Forza Italia (Raffaele Nevi, ndr) resta, ciò non significa che sia all’ordine del giorno un mio cambio di partito.”