Lo aveva annunciato proprio a noi nelle ore immediatamente successive alla scomparsa di Silvio Berlusconi, la presentazione di un atto che impegna il sindaco e la giunta a individuare una via o un luogo rilevante della città di Terni da intitolare alla memoria dell’ex presidente del consiglio. Francesco Ferranti il consigliere comunale di Forza Italia, ex presidente dello stesso consiglio comunale, ha depositato l’atto.
Eccolo
Premesso che:
1) Nella giornata del 12 giugno 2023 all’età dell’86 anni è venuto a mancare Silvio Berlusconi, fondatore di Mediaset e Fininvest e pertanto della TV privata così come oggi concepita in Italia ed in altri paesi d’Europa, imprenditore di rilevanza mondiale, anche in altri settori quali quello edile, bancario e commerciale, Presidente del Club calcistico “Milan” che portò ad essere il più titolato al mondo con 29 trofei internazionali;
2) Leader politico di caratura internazionale, fondatore di “Forza Italia”, padre della coalizione di centro-destra a tutt’oggi al governo del Paese, ben 4 volte Presidente del Consiglio dei Ministri e il Premier che per più giorni in assoluto ha ricoperto questo incarico consecutivamente nella storia della Repubblica Italiana.
Considerato che:
1) La figura di Silvio Berlusconi rappresenta un’eccellenza del nostro Paese, al quale ha dato lustro e prestigio in vari ambiti (imprenditoriale, politico, sportivo);
2) Silvio Berlusconi era fortemente legato al territorio della nostra provincia. Sono noti i suoi rapporti di collaborazione, amicizia, sostegno politico ed economico alla comunità “Incontro” di Don Gelmini, che sostenne anche con donazioni milionarie ai fini di contrastare la diffusione della dipendenza da droghe e alcol e ricuperare i giovani in esse caduti.
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
1) Ad individuare celermente una strada o un luogo di una rilevanza cittadina da intitolare alla memoria di un personaggio di caratura mondiale che ha segnato un’epoca economica, politica, sociale e sportiva.
Terni, come rilevato sul Corriere della Sera, è una delle primissime città ad assumere (se così sarà) una simile decisione.