Un’apertura di credito sicuramente ma quanto al giudizio finale, quello è tutto da scrivere. Bisogna attendere i piani concreti su tutte le questione che restano sul tavolo.
“Sul merito del confronto , che non è stato interlocutorio bensì di sostanza, l’abbiamo giudicato una operazione corretta che ci ha anche onorato individuandoci come interlocutori privilegiati. La proprietà ci ha detto che rispetto al piano industriale ha delle idee di sviluppo, a partire dai volumi, e che le serve di conoscere gli impianti e le competenze per capire se la loro idea di sviluppo si può calibrare all’interno del percorso che hanno in mente. Si è data circa due mesi di tempo. Riconosciamo alla nuova proprietà che questa prima discussione sia partita con il piede giusto. Il cavaliere Arvedi ha precisato che in questa fase non accetterebbe uno sciopero contro l’azienda, io mi sono permesso di dirgli che non ci saranno mai scioperi contro l’azienda perché questa azienda rappresenta il tessuto sociale ed economico di un intero territorio. Le iniziative, anche di lotta, non saranno mai contro l’azienda ma per l’azienda come abbiamo fatto nel 2004, nel 2014 e come faremo da qui in avanti. Assunzioni e Magnetico, appalti e precarietà sono problematiche che si sono trascinate dalla vecchia alla nuova proprietà. Sono temi che restano sul tavolo.”
Lo ha detto Alessandro Rampiconi segretario generale di Fiom-Cgil Terni nel corso di una conferenza stampa, questa mattina, convocata per fare il punto della situazione in AST dopo che la nuova proprietà Arvedi ha voluto incontrare i rappresentanti dei lavoratori la sorsa settimana.
“Il piano industriale che ci aspettiamo – ha aggiunto Rampiconi – lo faremo insieme e il cavaliere Arvedi ci ha confermato che si terrà conto del nostro punto di vista rispetto alle scelte impianto per impianto, investimento per investimento, reparto per reparto. Noi come Fiom abbiamo l’ambizione di indicare un percorso e le istituzioni locali, la regione dell’Umbria , i comuni di Terni e Narni devono chiedere che si produca occupazione di buona qualità nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Le istituzioni non possono però restare nel loro immobilismo”.
“Da parte della CGIL ci sono pieno sostegno ,apprezzamento e condivisione alla Fiom per come sta gestendo questa fase storica di AST – ha detto Claudio Cipolla segretario generale della CGIL di Terni – io sono per ribadire che siamo agli annunci. Dobbiamo aspettare il piano concreto su ambiente, occupazione, investimenti, ricerca, produzione. Su questi temi il sindacato eserciterà come sempre il suo ruolo contrattuale in rappresentanza dei lavoratori provando a fare accordi migliorativi per il bene non solo dei lavoratori ma anche dell’azienda. Ast è un sito competitivo perché i lavoratori lo hanno reso competitivo e appetibile. Nei 20 anni della multinazionale le mobilitazioni dei lavoratori hanno fatto sì che gli accordi prodotti abbiano consegnato nel 2022 un sito competitivo, sul quale ci sono state manifestazioni di interesse e sul quale Arvedi ha deciso di investire parte importante delle sue risorse.
C’è da giocare anche una partita a più alto livello – ha aggiunto Cipolla – sul ruolo che le produzioni di Terni avranno nello scenario nazionale. Da sempre abbiamo sostenuto che le nostre produzioni sono strategiche. Nella riorganizzazione delle produzioni, europee e italiane e di quello che si sta discutendo rispetto agli scenari futuri dell’acciaio, non sarà irrilevante capire Acciai Speciali Terni che ruolo giocherà dentro questo nuovo panorama.”