“Salutiamo con estremo favore la scelta adottata dalla giunta-Bandecchi di ritirare dall’ordine del giorno del consiglio comunale la delibera con la quale si sarebbe aperta la strada alla privatizzazione della pubblica illuminazione, gestita sin dal 1964 dall’ASM: una scelta arrivata dopo l’audizione (in piena seduta) delle rappresentanze sindacali dell’Azienda; una scelta che ha smentito la sicumera di quanti (come il vicesindaco) ancora si diceva convinto della sua approvazione e che, semmai, corrisponde senza ombra di dubbio alle buone ragioni per non procedere in quella direzione che Fratelli d’Italia ha sostenuto sin dall’esame preventivo della delibera in commissione.”
Lo si legge in una nota del gruppo consiliare di Terni di Fratelli d’Italia.
“È stato evidentemente importante che i sindacati abbiano evidenziato i rischi e le controindicazioni di un’eventuale privatizzazione che la giunta-Bandecchi avrebbe dovuto ponderare in partenza da sé, senza però averlo fatto: rischi occupazionali, un’offerta economica troppo modesta, una scelta frettolosa non dettata da nessuna effettiva scadenza.
L’elenco degli ulteriori buoni motivi per recedere dall’intento di privatizzare la pubblica illuminazione è lungo. Ed è scritto negli emendamenti che il gruppo di FdI aveva già sottoscritto ed era in procinto di presentare, per riscrivere quella delibera se mai fosse stata posta ai voti e che ora invece è stata per fortuna cestinata.
La verità è che, con quella sua delibera, la giunta-Bandecchi mostrava di essere completamente disinteressata ad approfondire tutti quegli aspetti – tecnici, economici, occupazionali, di efficientamento della rete, di consolidamento delle Società partecipate dall’Ente – che invece è indispensabile ponderare per adottare la scelta davvero ottimale. Aspetti che portano tutti a vagliare le strade per continuare ad assegnare il servizio proprio all’ASM, nel rispetto delle normative e dei vincoli di legge attuali. La strada c’è, è stata già percorsa con successo da tante altre amministrazioni e si chiama “partenariato pubblico-privato” tra il Comune (che dell’ASM detiene il 55%) e la propria Azienda multiservizi: una strada per intraprendere la quale chiedevamo nei nostri emendamenti di aprire immediatamente un tavolo istruttorio con ASM.
Dopo il dietrofront di questa mattina della giunta-Bandecchi – conclude il gruppo consiliare di FdI – siamo fiduciosi che ridiventi finalmente possibile adottare le decisioni migliori per tutta la nostra comunità, per il consolidamento del patrimonio pubblico e per fornire ai cittadini i servizi migliori.”
Sulla stessa vicenda ha preso posizione anche la Lega.
“Anche sulla privatizzazione dell’illuminazione pubblica registriamo l’ennesimo passo indietro di Bandecchi che prima promette e poi si accorge di averla sparata troppo grossa”. Il commento è del segretario comunale Lega Terni Devid Maggiora: “Questa volta il sindaco ha dovuto dare retta a sindacati, lavoratori e forze di centrodestra che gli hanno fatto notare come l’affidamento al privato e la conseguente l’esclusione di Asm dalla gestione del servizio, avrebbe comportato perdita di posti di lavoro e l’insorgere di numerose problematiche.”
Lo sostiene il coordinatore comunale della Lega di Terni Devid Maggiora. “Non è la prima volta che Bandecchi è costretto a rinunciare ai suoi propositi perché frutto di improvvisazione e incapacità, nonché privi di qualsiasi supporto pratico o economico – afferma Maggiora – dopo sei mesi il fallimento della giunta Bandecchi è sotto gli occhi di tutti i ternani che ormai non sono più disposti a credere alle sparate di chi si è dimostrato inadeguato a guidare la città”.