Fratelli d’Italia di Terni con il comunicato di oggi a commento della manifestazione organizzata da sigle della sinistra ha scavato un solco profondissimo (se fosse stato ancora necessario) con il sindaco Stefano Bandecchi.
Dopo aver ricordato che “una mobilitazione aperta a tutte le forze politiche e civiche senza schieramenti precostituiti , avrebbe favorito la partecipazione e l’adesione di tutti e non solo delle sigle della sinistra”, FdI sottolinea a qualcuno di coloro che era in piazza questa mattina che “lo slogan ‘Meglio lo sfascio che il fascio’, coniato allora da qualche illuminato che oggi sfila contro lo sfascio morale, istituzionale e sociale generato dall’attuale amministrazione, rappresenta plasticamente quanto lo spirito di fazione cieco e miope, finisca per danneggiare l’intera comunità”.
FDI ribadisce che “utilizzeremo qualsiasi strumento necessario a bloccare questo Sindaco e Presidente della Provincia”.
IL COMUNICATO DEL COORDINAMENTO RPVINCIALE DI FRATELLI D’ITALIA
Distinti, ma non distanti.
Questa potrebbe essere oggi la fotografia più fedele di una città che, al di là delle appartenenze politiche, si ritrova unita nel chiedere con forza la rimozione di tutte quelle condizioni che impediscono alla massima istituzione cittadina di tornare ad essere elemento di identità, e non di divisione, ancor più in Provincia, dove il ruolo di Presidente, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza deve essere un ruolo di unione e non di divisione. Un’istituzione che non può e non deve rimanere ostaggio di bulli e avventurieri di ogni ordine e grado.
In questo quadro di consapevolezza collettiva probabilmente una mobilitazione aperta a tutte le forze politiche e civiche senza schieramenti precostituiti , avrebbe favorito la partecipazione e l’adesione di tutti e non solo delle sigle della sinistra .Del resto ognuno è chiamato comunque a fare la propria parte. Come la CGIL e ampie aree della sinistra, che oggi scendono in piazza, ma che in passato – con appelli tutt’altro che criptici – hanno contribuito a creare le condizioni che hanno portato al ballottaggio a scegliere di sostenere una deriva di valori e di costume che la città non meritava.
Lo slogan “Meglio lo sfascio che il fascio”, coniato allora da qualche “illuminato” che oggi sfila contro lo sfascio morale, istituzionale e sociale generato dall’attuale amministrazione, rappresenta plasticamente quanto lo spirito di fazione cieco e miope, finisca per danneggiare l’intera comunità.
Tuttavia una riflessione altrettanto seria spetta anche al centrodestra, che in troppe occasioni ha mostrato ambiguità nel rapporto con il Sindaco e Presidente e la sua pseudo-formazione politica.
Se è vero che le alleanze per le scorse elezioni regionali sono state imposte da Roma contro la volontà dei vertici locali, è altrettanto vero che quel compromesso ha pesato — e pesa tuttora — su ampi settori del nostro elettorato. Oggi è possibile riscattare quella scelta, mantenendo la schiena dritta di fronte agli atteggiamenti da bullo istituzionale del primo cittadino, continuando ad esercitare una opposizione senza sconti chiedendo nel contempo il rispetto basilare delle regole.
Per questi motivi Fratelli d’Italia non ha alcuna esitazione nel denunciare questa situazione e nel chiedere a tutte le forze politiche, senza eccezione, di continuare ad agire con senso di responsabilità in uno sforzo comune: uscire da questo incubo e ristabilire la dignità politica del confronto democratico, oggi messa seriamente in discussione.
Responsabilità che è stata sempre messa in campo, sia in Comune che in Provincia, dove qualsiasi azione non è stata mai strumentale, ma finalizzata ad un obbiettivo: il dissenso nella politica amministrativa e politica. E’ facile oggi dire e scrivere che alcuni atteggiamenti danneggiano gli studenti, le famiglie, i cittadini.
Nell’immediato saremo assenti o utilizzeremo qualsiasi strumento necessario a bloccare questo Sindaco e Presidente della Provincia. Non è questione di potere come qualcuno già da domani si affretterà a rispondere, semplicemente non è più tollerabile usare come clava le istituzioni piegandole alle proprie necessità.
Su questo percorso Fratelli d’Italia sarà intransigente, verso tutti, dentro e fuori la coalizione.