Il Museo Caos di Terni ospita “Fuoripagina. La collezione Roffi”, ultima mostra della rassegna artistica iniziata a gennaio “Inside tre Caos”.
L’esposizione, nella Sala Carroponte del Museo, curata da Pasquale Fameli, sarà visitabile al pubblico fino a domenica 2 ottobre.
“Fuoripagina” è il titolo che Gian Paolo Roffi, artista visivo legato all’area della Poesia Totale, ha dato alla sua originalissima collezione, conservata presso l’archivio dello Studio Segni & Segni fondato dallo stesso Roffi.
La raccolta conta oltre centoquaranta lavori di protagonisti delle più significative tendenze della ricerca verbo-visiva apparse sulla scena internazionale a partire dalla metà del Novecento.
Tra queste spiccano la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini e Sarenco; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henri Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni e molte altre esperienze affini.
Oltre centoquaranta opere per circa cento nomi, da quelli storici a quelli più recenti, radunate con l’intenzione di offrire una cospicua campionatura delle ricerche condotte sul filo della parola, quella che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della lettura e mostrarsi nel suo aspetto materiale, farsi ascoltare nella dimensione fonetica oltre il silenzio dell’occhio, incontrare l’immagine in un rapporto sinestetico, diventare essa stessa immagine e testare così le sue infinite potenzialità formali.
In questo senso, la scelta delle opere è precisa e rigorosa, così da rendere evidente quanto accomuna il lavoro di chi si è sempre collocato nelle zone di confine tra le arti.