Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, il vicesindaco Riccardo Corridore, l’assessore alla scuola Viviana Altamura e il funzionario Corrado Mazzoli hanno illustrato questa mattina il bando per l’assegnazione del servizio delle mense scolastiche.
Dal mese di settembre il servizio di ristorazione nelle scuole comunali sarà di nuovo riaffidato in gestione esterna, attraverso gara europea a procedura aperta.
Il servizio è rivolto ai bambini, gli alunni, gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e secondaria di primo grado del Comune di Terni.
La concessione è ispirata alle esigenze sociali, alla tutela della salute e dell’ambiente, è finalizzata a contribuire alla promozione dello sviluppo sostenibile ed al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement, ai Criteri Minimi Ambientali ed alle linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica del Ministero della Salute.
Il Comune di Terni coerentemente quindi ha inteso promuovere la filiera agroalimentare e l’utilizzo di prodotti agro alimentari di qualità, in particolare quelli locali (per sostenere l’economia locale) e a filiera corta, di produzione biologica, tipici, tradizionali e di produzione sociale (sempre in funzione del sostegno del territorio), equosolidali, nonché di quelli a denominazione di origine certificata (DOP e IGP).
Tra i criteri di selezione, verranno valutati
a) progetti di inclusione lavorativa, di inserimento lavorativo, di azioni di tutela del lavoro femminile e della maternità, nonché delle azioni a garanzia delle pari opportunità,
b) progetti di cittadinanza d’impresa e per il benessere sociale della comunità ospitante.
I NUMERI
La concessione prevede la fornitura di un totale di circa:
pasti erogati in un anno
pasti cucinati in loco 416.787
pasti trasportati 64.475
pasti crudi 13.378
colazioni/merende 4.059
INFRASTRUTTURE
cucine comunali in concessione: 29 cucine in loco (tra scuole statali e comunali)
cucine e refettori in gestione diretta: 3 cucine in loco comunali (nidi) che ricevono pasti crudi
refettori in concessione: 6 per pasto trasportato e 29 per cucina in loco
centro cottura per pasto trasportato: almeno 1
DURATA DEL CONTRATTO E VALORE DELLA CONCESSIONE
Il contratto avrà durata quadriennale, dal 1° settembre 2025 sino al 31 luglio 2029.
Il valore della concessione per il quadriennio è pari ad € 12.231.080,82 (IVA 4% esclusa) oltre agli oneri per la sicurezza pari ad €7.180,32 (IVA esclusa).
Il costo per il Comune di Terni, benché decisamente significativo, è decisamente inferiore in quanto il costo del pasto è coperto in parte dalla retta pagata dalle famiglie degli utenti. Costo previsto Euro 5.813.451,80
I CRITERI PREMIALI: investire nel territorio e nelle persone
I criteri premiali tengono conto delle previsioni di cui ai Criteri Ambientali Minimi propri del settore della ristorazione scolastica.
Alcuni specifici criteri premiali hanno un punteggio significativo poiché prevedono un investimento facoltativo ma significativo e di conseguenza tale punteggio è direttamente proporzionale all’investimento organizzativo e gestionale descritto.
Quali sono i criteri premiali con valore aggiunto?
- La scelta di premiare il pane locale (a prescindere se normale, integrale, cotto a legna, ai cereali ecc.) rientra in questa motivazione, valutato che il “pane di Terni” è noto per la sua peculiarità.
- Ovviamente ciò vale anche per la pasta fresca e ripiena a produzione locale, dove esiste una buona tradizione artigiana locale e il sostegno alla produzione artigianale è obiettivo condivisibile.
- L’olio EVO locale: la scelta di privilegiare produttori locali è anche questa una volontà che concorre alla valorizzazione del tessuto produttivo locale, della tradizione e della qualità;
- In ordine all’acqua microfiltrata e ai prodotti probiotici, il capitolato intende distinguersi per la tutela della salute e concorrere al potenziamento di essa. Se il criterio dell’acqua di rubinetto è conforme ai criteri ambientali, senza dubbio la microfiltratura, conferma la sua efficacia nel ridurre se non eliminare completamente i fattori inquinanti.
- I prodotti probiotici sono riconosciuti come molto importanti per il potenziamento delle difese immunitarie in ogni età e la ristorazione scolastica può essere vettore anche di prodotti salutari e potenziatori della salute, oltre che di pasti tout court
IL CAPITOLATO SPECIALE:
– prodotti alimentari (requisiti minimi):
- I pasti devono essere composti da una o più porzioni tra frutta, contorno, primo e/o secondo piatto costituiti interamente da alimenti BIOLOGICI (O ALTRIMENTI QUALIFICATI, ad esempio a marchio DOP, con certificazione SQNPI, SQNZ etc.) o, se previsti, da piatti unici costituiti da uno o più degli ingredienti principali biologici o altrimenti qualificati
- almeno il 50% in totale di prodotti biologici.
- frutta, ortaggi, legumi, cereali devono essere biologici per almeno il 50% in peso.
- La frutta esotica (ananas, banane) deve essere biologica oppure proveniente da commercio equo e solidale.
- Pelati, polpa e passata di pomodoro almeno il 33% in peso devono essere biologici;
- Succhi di frutta o nettali di frutta: biologici.
- UOVA (incluse quelle pastorizzate liquide o con guscio): biologiche.
- CARNE BOVINA: biologica per almeno il 50% in peso. Un ulteriore 10% in peso di carne deve essere, se non biologica, certificata
- CARNE SUINA: biologica per almeno il 10% in peso oppure in possesso di una certificazione volontaria di prodotto relativa ai requisiti «benessere animale in allevamento, trasporto e macellazione» e «allevamento senza antibiotici».
- CARNE AVICOLA: biologica per almeno il 20% in peso.
NEGLI ASILI NIDO LA CARNE OMOGENEIZZATA DEVE ESSERE BIOLOGICA.
- I prodotti ittici somministrati, sia freschi che surgelati o conservati, devono essere di origine FAO 37 0 FAO 27, oppure da quelle indicate negli elenchi CAM 2020:
- SALUMI E FORMAGGI: almeno il 30% in peso deve essere biologico o, se non disponibile, a marchio di qualità DOP o IGP o «di montagna»
- LATTE, anche in polvere per asili nido e YOGURT: biologico.
- OLIO: come grasso vegetale per condimenti e cottura deve essere usato l’olio extravergine di oliva. Per almeno il 40% in capacità l’olio extravergine di oliva deve essere biologico.
- PELATI, POLPA E PASSATA DI POMODORO: almeno per il 33% in peso devono essere biologici;
- SUCCHI DI FRUTTA O NETTALI DI FRUTTA: biologici.
- Organizzazione e produzione
- Il mantenimento delle cucine in loco e la loro regolare manutenzione, ivi comprese le attrezzature ivi presenti
- La garanzia dei più elevati standard di produzione, conservazione degli alimenti e delle regole igieniche;
- personale di servizio idoneo, costantemente formato alle migliori procedure di produzione
- Il controllo delle eccedenze alimentari
- L’uso di stoviglieria riutilizzabile o monouso biodegradabile
- L’adeguamento dei menu individuati dall’Amministrazione comunale in base ad esigenze motivate e al fine di rendere appetibili pasti, adeguati, in una logica di miglioramento continuo del servizio a parità di condizioni economiche e prestazionali
- Trasporti da ridotto impatto ambientale fino ad emissioni zero