“I Garibaldini nella Grande Guerra”: se ne è parlato in un convegno promosso dall’Associazione Garibaldina Pietro Faustini nella sala conferenze Gisa Giani dell’Archivio di Stato di Terni. Tra i relatori – Paolo Cicchini, Gianluca D’Elia, Domenico Cialfi – anche lo storico Sergio Bellezza.
“I Garibaldini furono i primi ad intervenire nella Grande Guerra. Iniziarono a combattere nel 1914 nelle Argonne in Francia quando i tedeschi l’attaccarono. Poi tornarono in Italia – ha spiegato – e si arruolarono nella Brigata Alpi che era comandata da Peppino Garibaldi. Riuscirono a liberare il Col di Lana e altre postazioni sottraendole agli austriaci, proteggendo anche la ritirata di Caporetto. Dopo un periodo di riposo furono di nuovo inviati in Francia, minacciata dalla Germania, nell’ambito della cooperazione tra eserciti alleati, facendosi valere in diverse battaglie”.
Tra questi valorosi combattenti c’erano anche dei ternani.
“C’era il figlio di Cassan Bon, Pietro, che morì nelle Argonne – ricorda il professor Bellezza – e Costante Garibaldi figlio di Ricciotti, che aveva studiato a Terni e lavorava alle acciaierie, ucciso nel 1915 in battaglia”.
Durante l’incontro è stata presentata un’opera calcografica dedicata proprio a questo evento, concepita dall’artista Massimo Zavoli. Si tratta di un’acquaforte dal titolo “Sentinella garibaldina di Gerolamo Induno” realizzata su lastra di rame di mm 110×147, stampata dall’autore su carta bianca di mm 250×350, nero + acquarello, con timbro a secco MZ al centro di piè di pagina, tiratura 35 esemplari.